distinguere ad un primo sguardo uomo animali e natura

Posted By claudiobadii on Set 5, 2016 | 0 comments


Il disumano dell’uomo dà angoscia perché non è regressione all’animale. Ma a qualcosa di diverso. Mai visto. Mai voluto cercare. Attraverso l’alterazione della pazzia si intravede la specifica forma del pensiero umano. Dopo la rabbia e l’odio ci sono la stupidità la demenza e in ultimo il divenire banale ragioneria. Non sono cose animali. Sono cose vicine alla realtà inanimata delle pietre e dei gas. La regressione all’animale pretende il giudice e la prigione. Ma il manicomio ospitava anche uomini come pietre e donne ridotte a vapore e adolescenti come pozze stagnanti e adulti come liane e radici.

Specifiche biologiche ci hanno evoluti capaci di portare le funzioni di particolari organi alla forma di pensiero che trasforma le cose in affetti, mentre un’altra forma di pensiero sa volere le azioni pratiche sulle cose per estrarne le idee che, nelle nuove stanze del pensiero umano, esse continuano a alimentare.

Noi si fanno sintesi senza coscienza di fatica e senza coscienza delle sintesi che oscurano la fatica medesima. Ci sono pensieri leggeri privi di consapevolezza del loro accadere. C’è un io della nascita a soggetto della levità fondante l’io adulto cosciente che si arrampica sulle volute della vigna mastodontica degli amori e della storia dell’uomo.

E rifletto vegliando su pochi pensieri di stamani e mi acquieto subito perché mi è familiare la siepe della biologia dove nasce il pensiero di tutte le forme. Quando il pensiero nasce fonda la sua inconoscibilità.

Ho scoperto che quando pretendo di osservare dove nasce il pensiero che pretende di osservare la propria genesi io non trovo che te. Io cercando chiedo e desidero la tua comprensione silenziosa.

L’origine del pensiero è in me quando mi addormento sull’intelligenza del tuo silenzioso sopportare la mia ricerca senza fine.

Ho concluso per adesso soltanto che un annullamento dell’amore possibile è il pensiero che trova, prima dell’uomo, non l’animale ma soltanto la biologia opaca ed ottusa. Questa forma naturale non animale cui possiamo spaventosamente regredire noi è la forma specificamente umana del disumano: la creatività inutile di una realtà inesistente. Il fare quello che prima dell’uomo non c’era: la pazzia.

Forse riuscirai ad amarmi subito ora, ad un primo sguardo. O sarei perduto.

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