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Posted By on Ott 26, 2016

….stanno arrivando: l’anno il mese i giorni la folla dei secondi in rapida successione l’avanguardia delle schiere dei millisecondi indistinguibili cosicché il vivere è una serie di eventi, accordi musicali, schiume e nuvole in cielo. Differenti per densità dall’aria trasparente che si apre sull’azzurro di fondo contrastano sul blu mattutino e si intuisce che il cielo è nella sua sferica estensione la finestra telescopica sull’inizio del tempo.

Assai lontano. Molto prima. Non è difficile.

Le schiere dei millisecondi affollate. Non sarebbe proprio così: sarebbero in ordine di successione, ma non ho un apparato sensoriale in grado di vederne i contorni.

Così smisi di contare il tempo in attesa di noi. Così schiere di noi due si presentarono abbracciate.

Splendi su di noi fulgida traccia.

Le parole iniziano appena smetto di contare per un difetto di acuità sensoriale. La pelle, per l’azione massiccia del tempo che avanza, si addensa e le cellule, sempre più accosto le une alle altre, fanno fronte all’anno che viene.

È il tempo che tesse la tela epidermica e mi sento a casa in me: dentro le conseguenze di una azione di integrazione e revisione.

Per l’atto di ascolto di questa voce musicale eccoti me sotto forma di un volume in rilegatoria.

Sfoglia le pagine amor mio.

Sarà come accarezzarmi i capelli.

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