“Bugie”
©claudiobadii
per
OPERAPRIMA
Eri tu trai fiori a traverso. Tu, inaffidabile così perfetta come uno ti si aspetta. Ma i fiori, quelli… Beh quelli!!! Stiamo tra un rifiuto e lo stupore: una pozza d’acqua che si asciuga, un lavoro che poi non devi fare più per via che s’è risolto tutto da solo. Una cosa che passa com’era venuta. Un batticuore del pomeriggio, di cui non si saprà mai il motivo. Cose che sfuggono alla scienza. Biologia intima di un turbamento. Tu potrai essere questo turbamento, anche se avevi il diritto di aspirare a molto ancora. Se hai l’abitudine alla temperanza della condivisione non faccio per te. La musica era altissima e l’acustica approssimativa: però… che grande notte di balli e sabbia. Bisogna capire la disuguaglianza. La pazienza riguarda il tempo che si concede a chi cresce. La tolleranza, invece, implica la rassegnazione ad un difetto di chi non crescerà più. Io aspetto restando indisponente. Come uno scienziato.
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