inchiostro di china


la volontà di uno scrivano


Posted By on Nov 25, 2016

Un ramo legato alla mia vita sei tu. Da questo ramo molti altri si sprigionano e nelle giunture di ciascuno dei rami estremi si affacciano boccioli ovali color arancio. È vita che germina in una prole. Ci sono giunture senza infiorescenze: probabilmente occasioni in attesa. Non tutto fiorirà da me e dopo me. Non ogni idea troverà una forma e allora (…sogno che) dormirà a lungo quasi eternamente restando a tessere una nuvola di fili di fibre vegetali. Tutto quello che resta alla sua forma di promessa è un letto di fronde e foglie. Le parole, anche, pensate e taciute: gemme scritte e inascoltate. Il dolore sono fiorellini che ho in mente. Che non somigliano a niente.

L’amore ricevuto quando (se, come ci si aspetta che capiti) fummo scelti alla nascita quell’amore permette di comprendere un amore successivo, cinematografico, motore che muove la sceneggiatura: eccolo l’attore riconosciuto alla fermata di un autobus lungo la strada sterrata che traversa la valle del Fiume Giallo.

Le cose amate qua attorno, sistemate in anni trascorsi, erano, capisco, per disegnare quello che sarai dopo che non ci sarò. Sono, tutte insieme, dove verrai a cercare una spiegazione che adesso scorre nel delta labirintico di poche frasi. Sono me che mi conosco nell’ombra della mano sui fogli. Una sola Eco.

Ombre di un ramo che da noi discende. Gli intreccii vegetali di chiome d’albero. Verrai all’ombra du una terra nuova. Nella sfera di infiorescenze profumate.

Una goccia di inchiostro di lacca si espande quando il pennello dello scrivano si torce per fare un’ansa mentre scrive il pensiero esatto del padrone. È l’esitazione lungo il viaggio di un pensiero che resterà senza altra espressione.

Cosi tu, esitante, vieni ogni volta a cercare nello spazio creato dal punto di arresto della volontà dello scrivano che sono diventato gli ultimi anni….

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