innovazione

Anselm Kiefer
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Ricordo precisamente quando ti avrò visto e, correndomi incontro alla fine mi avrai baciato perché avrai avuto una vertigine di fugace desiderio e sarai franata tra le braccia e atterrata sulle mie labbra. Ricordo tutte le cose che avremo fatto, indimenticate. Ricordo tutto il nostro avvenire. E mi consola splendente il sole che disperde al vento lembi di nuvole dei letti puliti, ogni mattina.

Il futuro sicuramente imprevedibile appena ricordato ricaccia il passato nella speranza. Si può sperare con la certezza di quello che sarà solo confidando giudiziosi in quanto già accaduto per quanto esso sia il più delle volte ingiurioso e mal tollerato.

Dunque mi godo il ricordo del domani che sarà stato: previsione di un passato che mai ci fu. Il domani ignoto mai potuto pensare proprio come sarà successo che si sarà dipanato, mi guarda. È il tempo senza nome e senza figura che si specchia vibrante nel tempo di figure coscienti in vigile all’erta.

Del mai vissuto siamo già certi per questo si sono sostituite terrazze ai palazzi lungo la costa oceanica: per ospitare frammenti di tutti i continenti oltremare.

Domani é dove non si é stati mai. Ma il tempo è incomprimibile e mai, discreto, avanza: ed è evidentemente inevitabile e subito lo si ricorda, basta pronunciarlo una volta sola. Il tempo sornione, oltre lo spigolo di questo mai inesistente ci guarda e ci avvera lungo linee incoerenti di una prospettiva non lineare.

Incollati bocca a bocca. Siamesi per un secondo. Quei due che laggiù ricordo non avranno avuto memoria di noi. Ricordo dunque un futuro smemorato e smisurato. Ma se del tempo si riesce a salvare l’incomprimibilità connessa alla sua natura fisica…. poi, per folgoranti millesimi di secondo, si può corre su e giù sulla sua groppa.

Come ho visto fare agevolmente a certi rapper centroafricani che hanno quasi sempre stringhe fosforescenti su grandi scarpe di differenti colori.

Clown innovatori abitano i nostri ricordi di quanto sarà capitato senza che avessimo potuto prevedere proprio niente del tutto.