intese


la ragazzina che amava il mare

la ragazzina che amava il mare

“Lei dovrebbe lasciarsi andare al suono delle parole, al loro ‘probabile’ significato… fidarsi di sé, del suo sentire avvertire comprendere senza la pretesa certezza dell’accordo con il parlante. In fondo sapeva benissimo cosa volessi intendere. Intendersi è più che capirsi, è certo meno romantico del comprendersi a vicenda. È immediata concessione per un istante. Un battere di ciglia e un assenso. Una ventata sull’acqua e un immediato ricomporsi della superficie. Una folata d’aria tra i panni ad asciugare. Integrare, legare insieme, inter/ligere, rilegare. Religione, intelligenza, intesa, allegria, sfacciataggine ridente, impenitenza. E lo sciame nero delle colpe subito fugge inseguito da un unico fugace sorriso.”

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