le leggi del caso


La grandiosità del buio oceanico. I lampi del faro. Sono tornata qui da sola. Il mare si adatta stanotte  alla tormenta di un’anima in pena. Perché io sono uguale alle altre donne. L’amore facile da prendere, noi, non sappiamo giustificarlo.

Esperimento mentale. Creare un androide indistinguibile da una persona. In che modo lo si dovrebbe realizzare? Cosa mettere e cosa non mettere? Ricordarsi di mettere la sensibilità verso il buio oceanico e i lampi nella notte.

Sono un esperimento. Nata nuda da una serie di fulmini elettrici su un corpo di sabbia e acqua di mare. La facilità con cui ho consentito è la mia attuale natura. Ultimo, dopo molti bastardi, il bambino legittimo, il pensiero cosciente che conserva in mente il vestito bianco del ritorno e un sorriso inequivocabilmente ambiguo.

Esperimento mentale. Costruzione di un umanoide indistinguibile da noi. Mettere quanto ha influenza sulla funzione mentale che presiede al sorriso proprio e altrui. Mettere una tendenza alla fedeltà. Mettere l’assoluta impunità alle regole. Fare la nuova creatura come l’antica. Con la possibilità di rischiare tutto e non voler rischiare nessuna cosa.

Femmina sperimentale sono stata torturata da sapienti sorrisi in una notte illuminata dal faro. Le lame di luce nel buio mi hanno ricordato il nero di Caravaggio. È stata la vocazione alla bellezza a provocare la mia sudditanza agli inconsistenti artifici causa di felicità. So che non era ineluttabile. Ho potuto scegliere. Ho scelto.

Tornerò perché non ho dubbi su di noi. Però sarai, da subito, un maschio sperimentale. Vorrò torturarti di gelosia. Suscitarti un’inquietudine immotivata. Costringerti all’ingiusta bellezza. Mettere in te la spinta onnipotente del medico inventore: che tu sappia farmi diversa, di devota natura, non più infedele.

Perché in fondo, per come la vedevo io quando fingevo di oppormi laggiù sulla duna, tu potevi impedirmelo. Ed invece eri d’accordo con lui e con tutti i maschi del mondo. Nel lasciare che verifichiamo le nostre esagerazioni e una troppo grande facilità di assenso. L’amore cuce la punta delle dita. Ma ugualmente noi celebriamo la seduzione con sentimenti di felicità.

Per come la vedo io siamo androidi perfetti. Ci troviamo sotto la pelle ingegnosi strumenti di rilevazione. La nostra libertà è proporzionale alla nostra capacità di immaginare. Le formule rigide che governano il caso garantiscono all’infinita estensione dei nostri complessi variabili una elevata probabilità statistica di soddisfazioni impreviste.

Read More