lunedì 22 dicembre 2014 alle dieci e dodici minuti


con molto amore


Posted By on Dic 21, 2014

con molto amore

con molto amore

Allora sarà domani che ci fideremo così tanto del legame da tirarlo come non si sarebbe pensato di fare. Ma tutti abbiamo confidato nel nero del pensiero. Nel buio fisico della mente ci si era rassegnati a tacere l’accordo che nessun amore ci avrebbe distratto dalla vita, mai. Una risonanza più che il sangue tiene in mano le cose che ci riguardano. Ci sono infinite ragioni discordanti ed un unico ‘a solo’ sottostante che lega le esecuzioni singole. Oggi noi in una fabbrica che ospita le sessioni jazzistiche per le undici di mattina della domenica. E voi in mezzo al rumore del mare in anacronistici jingle natalizi. Domattina, tra poco, poi, ufficiali comunali e pasticcini, dalla burocrazia alla felicità di spiaggia. Amori benedetti dalle onde intorno alle caviglie. Testimoni i figli. Il futuro che abbraccia e compone il passato. Testimoni postumi i nati battezzano i progenitori. Ed è così che deve essere sempre. Provo ancora a segnare il nero sulla pagina splendente del mio tablet. Provo a disegnare la stessa ossessione. Il nero inchiostro è bellissimo, ineguagliabile. Anche steso in una linea sottile di scrittura quando si disfa il maglione vecchio che avevamo tessuto per inverni rigidi di anni indietro. E con la lana si arriccia l’aria col movimento di rotazione abile delle mani che fanno un gomitolo nuovo. Una strana forma di entropia negativa, il disfare in gomitolo le maniche e le ampie stole di lana che avvolgevano fino a poco fa le spalle, le braccia ed il cuore. Domattina l’ufficiale preposto, con il potere conferitogli da qualche autorità sconosciuta, vi consegnerà la chiave per l’accesso alla spiaggia pubblica dove amici nuovi hanno preparato i dolci della sorpresa. Che di sorprese sia ricca la strada come di scintille gli occhi che guardano il fondo del mare. Che è di un velluto che riflette la luce. Con molto amore.

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