madri e matrigne


l'impero della luce

l’impero della luce

Le proposizioni corrispondono a schemi anatomo/funzionali quindi le loro qualità grammaticali e sintattiche e la loro forma grafica e fonetica hanno qualcosa delle aree che si accendono durante la loro produzione.

La semantica della biologia non è né vaga né approssimata è solo che ci mancano i linguaggi dedicati a restituircela. Il pensiero si fa motricità che promuove il lessico corrispondente alla attività cerebrale sottesa.

Faccio conto di stare disteso su una roccia che ho trovata, dopo anni, finalmente non del tutto scomoda. E che sia l’unico modo di dormire e sognare. Il cielo stellato sopra di me. Sotto di me la rassicurante solidità della materia che tiene la spinta del corpo.

Ci sono ‘fatti’ la cui verità è relativa. La pressione del mio corpo contro la superficie rocciosa riceve la spinta verso l’alto della montagna. Penso alla visione di Archimede galleggiando su un mare di lava definitivamente fredda ma non ancora smangiata dall’aria.

Luce fossile e pietra riemersa. Ci sono proposizioni che sfrecciano nella mente in convogli di onde elettrochimiche. Io simultaneamente mi trovo sulle banchine di tante stazioni e devo salire su molti treni per scoprire la destinazione dei singoli convogli. Poi, una volta su, scopro che non mi riguarda più dove esattamente si stia andando.

I molti me che frequentano il pensiero si riconoscono e si scelgono. Sul mare è fermato il fotogramma di un fungo atomico in nuvole di vapore e sotto c’è una strada lucente sull’acqua come quelle che fa la luna durante la notte. Magritte dipinse “L’Impero Della Luce” e accese un candido lampione nel portico scuro di un giorno di sole.

La natura di questa giornata primaverile mediterranea ha un comportamento assurdo e il pensiero si adegua a questo eccesso atmosferico identico alle proposte dell’estremismo surrealista. Poi la vita sul mare supera le mie capacità di lettura del mondo e chiudo gli occhi e il lampione nel portico diventa la lampadina che illumina il mondo oscuro della distruzione di Guernica.

È un tratto improvviso che ricompone l’idea della denuncia del fascismo con la nuvole atomiche. Un bel giorno l’arte aveva cessato di copiare la natura e aveva lasciato che la natura estrema e surreale entrasse dentro i quadri. Fino a che dopo anni un altro giorno lasciò che la fisica stessa alla base della materia cambiasse le forme delle figure. Gravitazione e tempo.

La comprensione della bellezza è anche un’attrazione. E infine allora eccomi a raccontare di stare disteso su una roccia non del tutto scomoda. Di aver trovato questo come l’unico modo possibile di dormire. La certezza che la pietra è la vitalità che ereditai dal feto che moriva mettendomi al mondo.

Sotto di me la rassicurante solidità della materia che tiene la spinta del corpo è la certezza dell’origine materiale della vita mentale. Il rapporto con questa natura assoluta mi restituisce la nascita aleatoria e originale.

Con te ricordo il desiderio e cerco di curare le delusioni. Ogni separazione da te cerco la fantasia che mi riporterebbe al mare a alla roccia.

Mi è sempre più chiaro che la natura è ostetrica.

E che la madre sola può diventare matrigna dopo il proprio fallimento perché ha voluto farsi natura. Perché era diventata gelosa della nascita del pensiero del figlio avvenuta prima del suo arrivo. Avvenuta per via dell’acqua e delle pietre.

Intuendo che sempre potrebbe ripetersi la nascita alla scomparsa di ogni rapporto se il bambino sapesse tornare per proprio conto alla vista del mondo, la madre annullò l’origine materiale del pensiero per non pensare a quella identità ingrata.

Ma cosi negava ogni giorno ripetutamente l’umanità del figlio e divenne alla fine da quel figlio irriconoscibile.

Credo che anche io, come altri, cessai, un giorno che non ricordo, di essere suo figlio diventando bastardo.

Oggi sul mare ci sono nuvole come un fungo atomico che fa esplodere una striscia di ombra lucente sull’acqua e ci sono Picasso e Magritte l’impero della luce e l’opposizione all’oscurità del disumano con una sola debole lampadina. Ci sono la realtà materiale della natura con i suoi colori lampanti e la consapevolezza che essi dicono i fenomeni fisici sottostanti la materia.

C’è l’attrazione della bellezza. E il linguaggio necessario a dire che la semantica della biologia sono le proposizioni con le loro qualità grammaticali e sintattiche e con la loro forma grafica e fonetica. Che le cose dette sono campi corticali che si accendono e sono i fuochi delle migrazioni del pensiero e la fisica dei sentimenti e la termodinamica delle parole.

Non è importante, adesso, la conclusione.

Read More