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ottocento e più articoli


Posted By on Ott 20, 2014

….potremmo scoprire ricchezza e magnificenza nelle ottocento e più pagine scritte. Alcune solo disegni. Altre parole. Scritte, disegnate, decise, imposte senza alcun giudizio: “….poiché ho deciso di piacere a chi devo.” (è Antigone che sussurra… dal ventre di Sofocle…). Sfido la conoscenza. Evoco per indurre ipnosi che priva la funzione del pensiero di troppo pensarsi. Sfido alla trascuratezza di improvvisare per avere accanto solo le immoralità. Le belle immoralità mentre si dirigono al centro di piazze per niente democratiche dei mercati di dolci e seta tutto cucinato a mano. Tutto amando a memoria mando fuori certi sorrisi tanto per vedere se, anziano, potrei. Si sa mai, impazzissi a volerlo, un bacio anche io. Ricordo di aver compreso, fai conto ricordando il nome di una seducente compagna di studi, che seppure la volontà non viene cambiata, il disegno di una serie successiva dei segmenti che effettuano la circumnavigazione della figura, viene arbitrariamente variato, sempre, per un fine ulteriore, un suggerimento a cambiare il mondo. Forse, penso, per un altro universo ad esso parallelo, che da un punto sintomatico lo traversa e poi diverge portandosi una scia di numerosi nuovi oggetti di desiderio. “Al fianco tuo mi avrai”…. e poi addio. Ho scritto tante volte che è facile, possibile. Chiedendo comprensione. Ma chiedo perdono ché mi sono preso la briga di agitarmi sotto le coperte della forma accogliente di setting. Anni e anni di giuramenti di lavorare per sempre della mia vita. Che è breve tempo ma comunque un sacco di tempo che solo a chi resta legato non fa spavento.

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resilienza

“Resilienza
©massimochirico
per
OPERAPRIMA

“un giorno dissi

tienimi compagnia

qua

non c’è mai nessuno

lo scrissi

e mi ritrovai

ad ascoltai ore e ore di buona musica”

insieme a lei

(@massimochirico)

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©alessandra


Posted By on Mag 5, 2013

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“Aeronautica Civile”
Claudiobadii
per
OPERAPRIMA

“Non Più Solo Di Parole”

Le tue passioni, sempre scelte di amore e bellezza. Lo sguardo del medico e del ragazzino che ritrovo nel  tuo sorriso, oggi si svela bizzarro ed esce dalla punta della tua matita. Una cura non più fatta solo di parole! Metti le ali alla libertà e si vola via con te … perché certo che si viene!!! Si lascia sotto, molto sotto, una coltre di nuvole nere, il bianco subito contrasta a condurci veloce su, nel regno incalzante della vitalità, in sella ad una robusta bici di indiscussa eleganza. Tra le nubi verso il cielo azzurro. Tempo fa scrissi per me pensando a te: “guarda il prato dove corriamo..come stare su di una nuvola di tante libertà. Io non voglio perdere, è come vivere la fiaba che anticipa.. il poi..” Oggi ritorna ..e mi torna ! (©alessandra per OPERAPRIMA)

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©anna


Posted By on Mag 3, 2013

foto copia

“Giardini Domestici”

“Polveri E Meraviglie”

La figura del canapé ad un primo sguardo era apparsa l’immagine dell’auto di Nuvolari… sfrecciante per tornanti, a lasciare dietro tripudi di polveri e meraviglie. Quella era l’immagine: scivolare fluidi verso quello che resta. E poi arriva la lucina rossa della bici che non sa cosa troverà dietro alla prossima curva: la sorpresa di un diverso orizzonte come possibilità. E ci si può trovare un pensiero carico di affetto come le nuvole di temporali di Agosto, una bottiglia di champagne vuota, conservata in attesa che sboccino i fiori del giardino da metterci dentro e la sorpresa della capacità di tanti amori che non si confondono e dicono che quello che resta è il recupero della fantasia. (©anna per OPERAPRIMA)

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La scala di Olafur Eliasson
http://www.salilescale.com/curiosita/la-scala-di-olafur-eliasson/

(Alessandra invia queste riflessioni a proposito di quanto si muove su Operaprima)

‘ON THE RELATIVITY OF YOUR REALITY ‘

 Una scala che piace, che induce al pensiero, una scala che sale, una scala che scende. Due estremi che parlano della loro consequenzialità, per fortuna, ed anche della percorribilità come potenzialità e scelta. Per questo è elegante, molto elegante, ed  ha una bellezza che rasenta l’esattezza del sogno!

 Ma il tocco magico all’opera, per me è dato anche dalla sua ubicazione : l’affacciarsi su questa di numerose finestre dalla sobria vivacità,una topologia  indispensabile direi! La necessaria vitalità. L’allegra intelligenza..Ed ecco che l’ ‘ UMSHREIBUNG ‘ (titolo dell’opera di Olafur Eliasson) per me diviene

‘ IL TRASFORMABILE ‘.(*)

 E  la scala a chiocciola mi porta al  DNA, alla nostra struttura interna che è si’ fatta. Come il pensiero dunque… (…..). E penso al loro cambiamento simultaneo, un  unico movimento! E vado oltre, sino alla convinzione che il punto di torsione ( di forza ) del famoso nastro sia la vitalità, che poi è la resistenza, il perdurare.

’Permanenza e continuità’ come anche oggi ripeti. ‘Qualità della biologia umana’, endorfinica corsa dello sguardo altrui sulla pelle, che questa volta, da quella volta, è la luce che ricrea la nascita, la particolare nascita di ognuno !

 ‘Entrando la luce mi accarezza e  sento il mio  profumo preferito al centro della stanza vuota, il profumo che adesso è il mio preferito, perché è lì che l’ho sentito la prima volta.’

(*)nota mia: il titolo inglese è Rewriting Stairs, dunque ‘riscrivere’: in tedesco l’accezione di umscreibung non è quasi mai avvicinabile a trasformazione. Tutto va verso un ri/fare, ri/proporre. Il participio dice di circonlocuzione e simili. Però io penso che nel ripetere e riproporre, nel ri/fare (zuruckmachen) si possa pensare di cambiare radicalmente e irreversibilmente, dunque, trasformare…(Henry)

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