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l’importanza dei podcast


Posted By on Set 18, 2012

Quello che resta alla fine, quando in una conclusione (che non possiamo anticipare perché qualcuno di voi non l’ha ancora letto e quindi non sa ancora cosa vuol dire incontrare un gattone nero che prende il tram…) la conclusione è che tutto sommato dentro il sistema sovietico son state fatte molte storture e uccise molte persone, ma la cosa più spaventosa è che si chiedesse una tessera per poter essere scrittori. “Non è la tessera che determina lo scrittore, ma ciò che scrive ” dice Koroviev. Bene, l’aiutante del diavolo sa meglio dei sovietici che cosa vuol dire la produzione letteraria. Perché il maestro, anche se liberato, ormai è stato sottratto al giudizio dei suoi contemporanei. Sarà soltanto il diavolo, quello che è riuscito a volare sopra il cielo di Mosca e a vendicare per certi versi quelle che sono le sopraffazioni nei confronti dell’intelletto, a stabilire che l’intelletto deve essere libero e che nessuna forma di organizzazione sociale può immaginare di costringere l’uomo a essere quello che non è, a pensare quello che non è. In questa terribile, peraltro assolutamente profetica visione che, quando il diavolo ci mette la coda, anche i più potenti regimi possono crollare, credo che Bulgakov, con “Il Maestro e Margherita” abbia voluto raccontare il fatto che si può scherzare anche sul demonio, che si può sicuramente colpire direttamente o indirettamente quelle che sono le responsabilità di chi gestisce la cosa pubblica, ma che la cosa fondamentale, in tutti questi casi, è il fatto che i singoli, l’individuo personalmente, prenda in mano il proprio destino e sappia gestirlo con la dignità di chi non diventa mai conformista per forza. (FAHRENHEIT / LA PAROLA del 28/11/2011 – Piero Dorfles, Il Maestro e Margherita” reperibile all’indirizzo http://www.radio.rai.it/radio3/podcast/rssradio3.jsp?id=274)

Dove si parla di soggetti volanti: il Diavolo sopra Mosca (“Il Maestro e Margherita” – Michail Bulgakov) e del disvelamento possibile di una verità non solo fisica geografica ma anche metafisica e letteraria che porta allo stupore e alla liberazione di qualcosa che prima, nello sguardo di figure sul piano, restava impossibile perché invisibile ed ora, nella terza dimensione, come una mano che solleva la coperta del letto e vede e ammira il viso sognante di te, scopre la forza di immaginare l’impossibile e creare l’inesistente ma NON dal NULLA. (si veda la trattazione degli spazi da zero a quattro dimensioni in “Dall’improbabile all’infinito – Caos, coincidenze e altre sorprese matematiche” – E.B. Burger – M. Starbird).

C’è un azione del pensiero sul pensiero, una azione che potremo pensare dell’intuizione sulla percezione. Cose in noi ben vive, immagini che non calano tra noi perché, viste dall’alto dell’immaginazione rivoluzionaria esse ‘emergono’. Diciamo che divengono evidenti quando l’intuizione sulla percezione conferisce spessore e dunque ‘realtà’ a verità altrimenti invisibili. L’incapacità e impotenza ad immaginare una dimensione ulteriore fa la negazione e l’odio. Lo sguardo che vola è perché il corpo vola e porta con sé gli occhi. La poetica implicita nell’immaginazione fa concepire che volare non sia sempre perdita di rapporto con la realtà, ma accesso ai luoghi della creazione topologica, che possiamo dire che sono luoghi dove si generano neve e pioggia ma dove si formano anche ammassi semitrasparenti di mille strati, nuvole che sono anche riparo dal troppo sole. Il corpo che vola è in questo caso immaginare la necessita di un gesto non conforme.

Un atto rivoluzionario che fa ricadere sulla terra conseguenze concrete. Il diavolo sconquassa il cielo ma alla fine, dal cielo, determina azioni senza cattiveria che rivelano l’insufficienza di molte altre azioni differenti e ritenute conformi e forse anche ‘buone’. Certa letteratura fantastica è dunque al servizio di un realismo affettuoso (… no! non c’entra niente il surrealismo). Le possibilità di essere e sentirsi incardinati nel giro dei meccanismi vitali della società, pur nel modesto ma inarrestabile movimento di soggetti singolari, ci rende persone che zampillano alte dal suolo. Vere e proprie fontane d’acqua che si scioglie continuamente, ulterioremente liquefacendosi, a diverse altezze. Senza più onnipotenza si svolge il gioco dei rimandi nella nostra vita attuale: le ricadute innocue dell’acqua sulle mani.


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