se tornerai


Lo Stimolo dell’Assenza

Come Succede che il pensiero che si attiva per uno stimolo della luce sulla biologia cerebrale, poi si attiva per lo Stimolo dell’Assenza e della Parola. E per lo stimolo dell’Assenza della Parola, cioè per l’Improvviso Tacere. E del Tuo Improvviso Tacere. Ieri. Non è la voce, cioè il suono della voce, lo stimolo fisico della vibrazione del timpano sotto l’impulso dell’onda sonora. Quello che è importante e assolutamente nuovo è aver scoperto che l’assenza genera il pensiero. La frustrazione, seguente all’assenza, è uno stimolo.

Seguendo l’immagine proposta posso avere l’idea che lo Stimolo avvenga a causa della Sparizione Improvvisa dello Stimolo. Per ora contentiamoci della Cessazione. Del riposizionarsi di ‘qualcosa’ nel luogo da dove si era mossa. Quando mi addormento per esempio. Mettendo il corpo al suo posto nel letto, a trovare lentamente la stessa postura di ieri notte. Forse vado a ritrovare anche la certezza, una determinata certezza della notte precedente, di tutte le notti, di sempre.

Ma ancora non è sufficiente. In realtà è la capacità di avere dei pensieri che è in gioco. Il pensiero deriva dalla stimolazione fisica della biologia cerebrale alla nascita per via della luce, perché la stimolazione trasforma lo stato fisico della materia cerebrale. Poi, in seguito, il pensiero deriva da una stimolazione che non è più uno stimolo come quello della luce. C’è questa faccenda che la nascita della mente umana alla nascita consiste in questa acquisizione di una qualità specifica per cui, poi, noi reagiamo a stimoli che non sono neppure più l’energia cinetica di un realtà senza massa.

La dizione ‘realtà non materiale’ non è esattamente sovrapponibile alla dizione ‘realtà priva di massa’ dei fisici. Possiamo fermarci assai a lungo qui. Non importa il tempo necessario. Poiché è evidente, in qualche modo, che il non materiale del pensiero umano, che deriva dalla biologia, tuttavia poi non torna più nell’ambito delle descrizioni della fisica subatomica, e non risponde alle stesse leggi. La scienza ha la nascita del pensiero, ma è assai difficile conoscere la natura specifica dei fenomeni che sono alla base della realtà mentale….

Essere accarezzati dall’ombra. Il racconto non verificabile -se la donna nella grotta creasse la prima figura con caratteristiche di passione, disegnando i contorni dell’ombra del suo sposo che partiva e avrebbe potuto anche non tornare mai più- ci espone al rischio di scoprire se, per caso, le idee davvero umane non siano del tipo ‘eternità’, ‘nulla’, ‘vuoto’ e ‘infinito’. Se alla base del pensiero ci siano cose che non sono cose, cose che sono idee della mente e sono nella mente e non nel mondo. Che poi sono suoni che noi diciamo fino a che non arrivano ad urtare una realtà umana.

La vitalità contrasta la sensibilità e la depressione può non essere un destino. Per qualche motivo il fenomeno cutaneo della vitalità, impedisce l’identificazione. Può svilupparsi la comprensione che ‘immaginare’ è primariamente una azione ideativa e non visiva. Così ci sono parole che non corrispondono ad alcuna cosa e restano incomprensibili. Fino a che un essere umano dice “…si…” nella valle dell’eco e ci conforta. Ho fatto questo schema che ti mandò per chiarire. Il mio cuore, il tuo cuore, quando ci sei, quando non ci sei. Quando non ci sei vengono le figure per dire il dolore che è un’immagine che non può essere mai rappresentata. Questo accade a causa della fisiologia della vita mentale.

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