sfera


foto di Anselm Kiefer tutti i diritti riservati

foto di Anselm Kiefer tutti i diritti riservati

Illusionisti. Veloce come la luce si espande la superficie della bolla. Tutto quanto esiste si muove meno velocemente ed è inseguito raggiunto e inglobato. O comunque prima o dopo lo sarà. La luce soltanto si muove alla stessa velocità della espansione della sfera: è per questo la luce non appare e non disappare. L’ invisibile è un’opacità illusoria. La luce c’è anche se non va e non resta e dunque viene neutralizzata.

Siamo esseri con il coraggio degli illusionisti: imparando cose ulteriori si cambia. La conoscenza si espande alla velocità della comprensione relativa allo studio e all’esperienza pratica. Sulla pelle delle dita la sensazione di capacità acquisita si diffonde insieme alle macchie di colore durante la composizione degli affreschi. Le cronache della vita degli artisti sono la forma evidente di nascoste inquietudini. Di invasioni e straripamenti quando un’immagine diventa prevalente su tutto: sul sonno e la fame, sul caldo e il freddo, sul ragionevole e normale susseguirsi dei fuggenti attimi. È la bolla che si dilata.

Della espansione turbinosa restano segni di alterazione sulla figura. Tracce di un processo che non si arresta allo stupore. Certi tipi di persone, non tutte, ameranno l’espressione come è fermata in questi momenti. Quando il mondo interno nostro, riversandosi fuori, nel compiere il lavoro della sottrazione di uno degli attimi non generici dalla successione, comunica alla mano che tiene la camera un movimento involontario. Uno spasmo di incredulità. Forse è ancora appena presto. Ma non più tanto presto e certezza esistenza e bellezza non possono più essere negate.

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