polveri sottili


polveri sottili


Posted By on Giu 14, 2016

Ora è l’ansia di riconoscenza e il desiderio di pulizia e la necessità di una sempre maggiore chiarezza. Aspirazione a denunciare con il rifiuto consapevole e la competenza ormai inconscia le cose come stanno. Gusto di ringraziare e immediatamente pretendere. Le persone oneste stanno inevitabilmente male in questi tempi neri di arroganza. Una polvere sottile di carbone si sparge come pece sulle pareti alveolari e ci fa ammalare. Noi analizziamo i sogni e le relazioni tra le proposizioni e la costruzione del discorso: è la cassetta dei reagenti per evidenziare la presenza di particelle letali invisibili e non percettibili. Ci dicono le misurazioni che è sempre un po’ peggio di come sembra. E si sta abbastanza male nello spazio angusto tra due pareti. Una di pietra solida (delle cose come sono) e l’altra di cartapesta (delle bugie) che ci si stringe addosso e ci soffoca. Il mosaico delle cellule mucose di bronchi bronchioli e alveoli polmonari stenta a pulirsi. Resta opaco. Avvertiamo, nel pensiero, un’ombra: e andare avanti divenuta difficoltoso. Non sarà diventato irreversibile, spero, ma il nero dei petroli estratti con aspirazioni e triturazioni appesta i pensieri. L’amore degli insorti, se insorgeremo di nuovo, dovrebbe essere una ipotesi antropologica differente dalla attuale. Quella trasformazione del pensiero che sia possibile come nascita di una cosa nuova da una cosa vecchia. Senza il nulla intermedio. Per via della forma sottile della fisica della realtà del pensiero. Perché è contro quella che agisce la polvere nera. E indebolisce la vitalità.

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