sistema nervoso centrale


anatomia degli epiteli


Posted By on Mar 29, 2014

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“BA(C)K TO ME”
copyright: claudiobadii

La vitalità si oppone al ‘carattere’ in solitudine aspettando. Suscita ‘ricordi’ di eventi mai avvenuti. La coscienza percorre le barricate parigine, passa in rassegna figure che nella mente stanno prima dei nomi in mezzo al fumo, con i loro vestiti sgargianti, nella biologia cerebrale, che attiva la memoria. La pelle, mielinizzata, è diventata sistema nervoso centrale. Il sistema nervoso centrale, a sua volta, ha esteso i suoi filamenti su tutta l’area della propria frontiera. Sulla pelle le fibre sensitive hanno colonizzato ogni punto del confine con l’universo, e per questa anatomia siamo sempre sul punto di riversarci fuori di noi, ma anche con la sensazione di poter essere invasi, chissà mai. Penso che i miei frequenti disegni di onde e navi siano perché ho sperimentato sul mare il vento come una massa ridente che spinge i dispacci di frontiera su in alto fino alle sorgenti della percezione. E per altro verso perché sui monti di neve, verso sera, i bagliori della radiazione cosmica hanno colpito i radiotelescopi dell’epitelio ciliato bronchiale mentre respiravo l’ultimo “ti amo” della giornata… e vivevo i diluvi dilaganti di lune e stella polare. Plurale e singolare, opposti asimmetricamente, sono misure di estensione di aree epidermiche e non enumerazioni seriali, e si può affermare, secondo tale postulato, che il pensiero è un sentimento immediato differente da un linguaggio verbale. Che la funzione mentale sussiste e succede la verbalizzazione. La parola è un poco regalata e offerta. Può essere sottratta. Ci vuole un legame d’amore per evidenziare la costanza della fisiologia cerebrale, specifica del nostro genere di appartenenza, definita ‘vita’ umana. Tu dici “ancora e ancora e ancora…!” Io invece aspetto che tu ti decida a fare da sola la tua esperienza rischiosa di perdermi per un amore non maggiore ma differente. Potresti finalmente capire. Avresti da regalarmi ricchezze e danaro sonante. Io potrei addormentarmi senza preoccupazioni. Non sentire più la sensibilità che mi lega a bellezze anche improprie come un eccesso. Solo chi torna ha scoperto che l’onestà è cambiare.

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