quello che non si regala


quello che non si regala


Posted By on Mar 18, 2016

Ciò che si ha perché si è costruito: il marziano verde démodé incerto su gambe di latta, il moderno androide, il mare di chiglie a stagionare, la nave nel cantiere brulicante, il catrame liquefatto dal fuoco di legna di pino. E gli ammassi d’aria, e ciò che responsabilmente amammo e il discorso sulla sostenibilità delle relazioni.

Quello che si regala e ci viene regalato: quello che fu costruito perché importante era costruire e che viene regalato perché regalare tutto può essere diventata l’unica cosa da fare. Le cose che dall’inizio furono fatte per gli altri mentre ancora non c’erano ed erano solo un’idea. Quello che viene su con le parole e non sappiamo che è restato tra le parole. Ogni altro regalo involontario e invisibile. Ciò che ci sfugge. Il non cosciente. Quando veniamo sorpresi da scrosci di pioggia. Essere insieme.

Quello che è nascosto nelle cose che ci circondano e che si può prendere o rifiutare se si riesce a vederlo: Il lavoro diffuso nella costruzione del piano liscio delle scrivanie. La macerazione della cellulosa. La foresta di pagine. Le biblioteche/piantagioni. I cuori incisi nella carta di corteccia. La rotta dei messaggi nella bottiglia. La natura marina dei neonati. L’onestà essenziale del sesso senza amore. La sciatta approssimazione degli ideologi. Il romanticismo flebile degli invidiosi. La resistenza al sonno dei pescatori notturni. Prendere in considerazione qualsiasi cosa ci riguardi senza eccezione.

Quello che non si regala: Amare. Adorare. Non svegliarla se dorme. Non svegliarlo se dorme.

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