Colpiti dalla morte di Massimo Fagioli abbiamo pianto durante le sedute di psicoterapia di gruppo del mercoledì. Altri che non erano fisicamente presenti mandano parole di inaudita dolcezza per consolarmi del dolore che mi costringe a piangere ancora.
Cosi il pianto toglie l’imbarazzo dell’amore nell’essere vicini e le parole di inaudita dolcezza portano, da chi è lontano, le lacrime solitarie ai miei occhi per una azione neurochimica per cui l’affetto diventa secrezione di ghiandole delicatissime.
Sono paradossalmente felice che tutti coloro che amorosamente ho aiutato ad essere più vicini a se stessi adesso per una proprietà transitiva dell’amore siano tutti così tanto vicini a chi ho amato.
Ora so per certo che la ricerca per molti di loro potrà essere percepita necessaria “fino alla fine”… senza che questa proposizione suoni mai più come una minaccia di dipendenza o una promessa impossibile da mantenere
2 marzo 2017
il tuo dolore è il mio dolore
20 febbraio 2017
Dividere lacrime separa la nascita Umana da quella animale. Grazie a Massimo Fagioli ed a Te, lo abbiamo capito.
grazie.