rosso dissenso


quanto ogni sera accade


Posted By on Ott 21, 2017

dissenso rosso

La morte presente sempre nella natura si scontra con il lavoro di riordinamento di conoscenza che si tenta nella relazione interumana. Che non spinge alla fine ma vuole, prima, crescere.

Come la cultura voglia che la morte sia già prima non si sa. Non si hanno i segni del perché l’idea umana abbia assunto tale inclinazione.

Io non so. Forse è una posizione di opposizione, questa che ti suggerisco. Mi serve un futuro come sfondo non vuoto, differente da una parete di sabbia di petrolii.

So che per amarti dovrei servirmi di ciò che conosco adesso, e anche so che non basta: perché non t’amerei come si deve. Mi immagino ciò che saprò fare di più e con quello mi avvicino svolazzando e hai notato che sto costruendo adesso quanto scrivo.

“Un colibrì dal davanzale ha bussato e già beve vibrando goccioline verdi umide dal grande fiore in soggiorno.”

Se immagino ciò che posso sapere -da quanto ora è, ciò che ora non c’è- non dico che prevedo. È un idea critica a proposito del fascino incompleto di pensieri che si attardano in figure. Il fastidio inevitabile di una pretesa a non voler solo portare avanti la sera in forma di volute di calore.

Amore è quando lasciato l’amore comincia la vita soggettiva che il tempo lento del sesso ravviva.

“È un colibrì ma si basa sulla densità dell’io che è l’aria che sostiene ali che battono tra due esili archi di cerchio: tra l’idea di una possibilità e l’attualità di una chiarezza.”

Ciò che è in questo immaginare è un futuro attuato. Quando essere ciò che sarò è un di già adesso essere ancora.

Ci sono cose che si sanno volere senza avere consapevolezza che sono ormai fuori dalla brughiera di un nostro giudizioso impaccio. Il tempo -senza la morte che è in natura- è un’ ala elettrica, sospesa grazie ai flussi supersonici che la attraversano, sull’ombra di quanto sto sempre di già per fare.

Intendevo con questo accennarti cosa succede quando mi addormento precipitando morbidamente al cospetto di te. Che cadere nel sonno non è morire. È il contrario. È come ribadire una decisione d’essere, presa tanto tempo fa, a testimonianza e traccia sicura della mia propria nascita.

Read More