un sorriso scoiattolo


La persiana si è chiusa. Il pomeriggio è diventato essenza filosofica, un’immobile superficie atlantica. Tutto, nella natura elettromagnetica del mio corpo, si adagia sul cuscino della poltrona con la velocità consueta alla natura fisica della realtà materiale: che è la massima possibile velocità e consente la lentezza del riposo. Le persiane serrate distribuiscono nella stanza il muro di sole che, ora, infranto dall’opacità delle asticelle di legno, si divide in tralci di luce. Gli occhi fanno un filtro, che lascia passare alla percezione l’inondazione solare. I muri, e il pavimento, spandono riflessi d’oro sul pulviscolo dei profumi sospesi. Così, ora, la stanza è traversata da tralci, lame e pollini. Il profilo dei riflessi ha forma di uva, di scudi, di scimitarre, di colline: tutte cose immaginate guardando i contorni delle diffrazioni disseminati nel buio. Sono ‘oggetti’ luminosi sfumati e irregolari, nella camera oscura che diventa museo delle varie civiltà dell’uomo. La natura della realtà fisica di questi fasci di luce, entrati nello studio come il sole nella pergola di aprile, genera nella mente l’iniziativa della scrittura. Nella fabbrica del vino i pensieri spremuti, la luce addosso alla noia. Il corpo è la scultura di un vecchio nel punto in cui il pensiero ne ha arrestato il movimento. So di certo che il vecchio sono io tra venti anni.

La luce entra al fondo dell’occhio portando in chiaro infiniti oggetti -animati e inanimati- che vengono accolti, attraverso le aree specifiche della visione, nel mucchio degli scialli di seta dell’anatomia cerebrale. La stratificazione in veli di cellule è la configurazione ideale per l’organizzazione sensoriale immediata. La funzione della mente non cosciente lascia entrare gli accorrenti da ogni parte dei miei confini. Poiché della attività mentale generale diffusa non si ha coscienza attuale, noi, tardivamente narrando, siamo automi del tempo, indaffarati a riparare orologi. Tra venti anni avremo coscienza del non cosciente di adesso. La luce entrerà attraverso la retina e arresterà il pensiero diffuso generale non cosciente, e, come per incanto, il movimento riprenderà. Scricchiolando vedremo correre nell’angolo un sorriso scoiattolo.

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