rosso Campari

Posted By claudiobadii on Lug 9, 2012 | 1 comment


Concitazione. Quiete. I toni infiniti del rosso degli aperitivi. I bar popolati di uomini col profilo greco. I tagli verticali delle cicatrici. Gli incidenti quasi tutti mortali. La deposizione della gioventù al biliardo. L’indolenza dei maschi. Il fumo dei cinematografi. La pietà non compassionevole del dopo-guerra. Il rito di passaggio. I tropici nel retrobottega. Le domeniche gloriose. La conquista di una promessa. Le strade. L’etica lineare. La prospettiva di breve termine. La prima e la seconda parte del giorno. La quasi totale assenza di offese. L’irraggiungibile bellezza. La proibizione del sesso.  L’impiego straripante di velluti nella sartoria femminile. Essere donna. Gli occhi addosso. Il calore. L’amore compromettente. Fare figli. La rara sorte di matrimoni armoniosi. L’accettazione. Il senso erotico. La preminenza dello sguardo. La durata. Gli amici innamorati. I pochi ragazzi davvero belli. La scoperta della felicità. L’importanza del camminare. I treni delle vacanze. La condivisione del dolore. L’ignoranza viene sempre perdonata. La dedizione. Il rossore del ridicolo. La pretesa assoluta di darsi un contegno. Il non sapere quasi niente ancora. La mattina davvero molto presto. La cena. I ragazzini. Le poesie a memoria. Addormentarsi da soli. Voler crescere presto. La densità. L’attesa lunga. Imbucare lettere. Contare i giorni. La sicurezza che mi pensi. I maglioni blu scuro. Sapere le cose. I libri. Non si può. Non si può. Domani, forse. Diventare. La ricchezza delle biciclette. L’orologio al polso. La riparazione delle cose indispensabili. L’eternità del significato delle parole. L’affidamento. La responsabilità personale. L’assenza di scuse. Non sapere mai se pioverà. Chiedere il permesso. L’importanza che tutti danno alla parola crescere. Restare a letto con la febbre. La finestra. La descrizione della luce sul muro. Sapere oramai più di tutti in casa. I libri che loro non hanno mai letto. Raccontare i progressi. Non sciupare. Non tener conto di giorni troppo brevi. Solo l’amore conta poiché traccia fiumi e vallate. Si vive di cartoline. Ti penso. A presto. È vero che mi manchi. Non so che faccio qua senza te. L’adolescenza deposta lungo la strada è una giacca sul muro. Io comincio ad acquisire la mentalità ristretta di un bracciante. Diventare grandi. Volere la cicatrice verticale. Il segno veloce del pensiero. L’incidente quasi sempre mortale della conoscenza inattesa. La ruga sulla fronte. Più d’uno ha in regalo il senso del tempo. La maglia glicine addosso alle ragazze. Il desiderio che straccia la tenerezza. Domani.

1 Comment

  1. Il rosso lacca delle unghie,le dita sottili,le carezze mai date,gli appuntamenti in ritardo,le stupide scuse, il rosso vermiglio dei tuoi baci,della tua lingua,del tuo cuore.Tabu’.Sesso,erotismo..la sicurezza dell’abbraccio di un uomo,le sue larghe spalle il suo sovrastare.L’amore x il padre la sicurezza del suo amore,del tuo,del nostro piacere.L’eccitazione del sangue,i tori nell’arena,la furia la pazzia, l’angoscia di morte,il corsetto del matador,stretto nel volteggiare tra gli schizzi di sangue…Le tue lacrime sulle guance,solchi di dolore..il tramonto , il tuo alito che ombreggia i vetri delle finestre d’inverno..il tuo respiro,la corsa,la fuga, l’affanno,l’orgasmo i tabu’ i riti di passaggio , l’iniziazione alla vita,il saper camminare senza voltarsi indietro,dire di no,crescere,l’io continuo,la responsabilità di viver in comune, l’amicizia,la condivisione,la fratellanza il calice rosso di vino Brunello,i contadini,le loro mani le loro donne,i canti di Maggio nei borghi l’odore del mosto le promesse..il tuo sguardo il perdersi nei tuoi occhi..

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