Ambiguità della Materia
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Schermi è una parola in piume e abbracci contro l’evidenza. Il pensiero astratto non è astratto. Il pensiero astratto compone le parole che non descrivono oggetti della realtà esterna. Idee attuali riflessioni su cose accadute evidenziano novità. Comprensione. È necessaria una comprensione dei pensieri. Una comprensione diretta dei pensieri. Una comprensione clinica del pensiero. Un baluardo, una fortezza, mura, fortificazioni: mura fortificate per il pensiero.
Ci sono differenti scritture. Nessuna di loro esprime il sogno. Ideogrammi e scritture pittografiche portano il sole nella mente del lettore. Portano la poesia con grande immediatezza. La scrittura sillabica è inesorabilmente più ricca. Tratti frammentati. Scrivo schermo e il pensiero è differente, lontano da ogni figurazione simbolica o pittografica. Schermo è scuro, è cinema muto, è una sala di proiezione con poltrone imbottite di abbracci e piume.
La scrittura sillabica non tenta neanche di esprimere coi suoi segni il contenuto della parola irrazionale, che è il contenuto irrazionale della storia per cui un idea è diventata suono. Scriviamo irrazionale come scriviamo schermo. Scriviamo senza capire. Il disegno che deriva da quella incomprensione sostanziale è un rettangolo di ferro fuso che è diventato quasi nero mentre si raffreddava.
È evidente a tutti come sia piena di possibilità la materia ambigua della lastra di metallo mentre si raffredda nella bacinella di fusione. Astratto, irrazionale, irreale: sono cose diverse perché sono parole diverse, le parole diverse sono suoni differenti, derivati da immagini inconciliabili ed irriducibili le une alle altre una volta incise sul ferro tiepido dello schermo.