il pensiero non origina dal pensiero

Posted By claudiobadii on Mar 24, 2013 | 0 comments


dal pensiero primitivo  al pensiero scientifico


dal pensiero primitivo
al pensiero scientifico

La coscienza crea cose magistrali. Capolavori da non perdere. Ne siamo fieri e felici, perché la coscienza sa rifletterci, mostrarci quello che siamo, e se siamo somiglianti all’ideale di noi. O se siamo scontenti e allora dobbiamo prendere atto dello scontento. La coscienza sta in poltrona e in vacanza, è una spettatrice passiva. Riguardo a quello che conta non può intervenire perché non sa mai come cambiare la vita. Proprio non sa come fare. È quanto chiamiamo io che trae il sentimento di sé da azioni di una natura cui non ha accesso. È natura umana diversa dalla coscienza che ha molti nomi. Sappiamo che non riusciremo più a definirla semplicemente inconscio.
Così ho colorato di rosso le quattro gocce del disegno precedente. Ho colorato il pensiero primitivo, e migliorato in un vero e proprio cucchiaio riconoscibile il mestolo preistorico. Il mestolo che era una traccia ha adesso il sangue, il colore della scienza e della guerra. Le gocce vengono versate durante un temporale di scintille, anch’esse rossastre. Devo aver immaginato le sere davanti al camino. Neanche questo so: da dove arrivano quei trattini rossi pressoché invisibili, ma non ininfluenti sulla percezione del disegno, non indifferenti al giudizio estetico, e non insensibili nella valutazione emotiva dell’osservazione.
La mano ha eseguito le tracce e poi adesso la coscienza fa la riflessione sul disegno. In questo passaggio alla riflessione la coscienza, grazie all’autoconsapevolezza, manifesta la sua importanza per assicurarci la felicità. La scelta del termine felicità appartiene alle capacita di intendimento e volizione del soggetto, ma non so fino in fondo se questa iniziativa sia tutta nel territorio del mondo cosciente. L’essere umano è all’incrocio di differenti ambiti giurisdizionali. La responsabilità è una ricaduta anche della vitalità, è conseguenza anche di un mondo di tracce e segni che non sono definiti esaurientemente dalla terminologia del non cosciente.
Abbiamo segni, tratti d’animo potenti e emergenti che non sono stati mai pensati e non sono pensabili in futuro. Il non cosciente è pensiero, la vitalità è traccia. Per questo da adesso dovremo legare anche l’inconscio alla vitalità, come le si era legata l’attività coscienza. Per la ricerca medica sulla vita mentale si deve evitare la confusione che l’inconscio sia primario, con uno statuto differente dal resto della vita mentale. Esso non l’origine. L’origine del pensiero, cosciente ed inconscio, è origine materiale. Il pensiero non origina dal pensiero. 

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