gli anni passati soli

Posted By claudiobadii on Dic 19, 2013 | 3 comments


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“ESSERE DONNA”
claudiobadii

Ecco. Il nesso era in una indignazione. Riesce sempre più difficile tenere la lotta contro chi è vicino e crede di potersi difendere dalla accusa di stupidità solo per la sua vicinanza. Non ho molto da dire. Che ci sono quattro gambe del tavolo e sono: amore, forte, potente, valido. Una viene tenuta e definita dalla articolazione delle altre tre. La quarta dimensione ‘compare’ all’improvviso come referente e soggetto di attribuzioni altrimenti instabili. Alla fine la certezza che esiste l’altro…. è l’altro. Da questo restavi lontano. Ma non serve quando l’altro c’è. Quando l’altro modo di cercare, curare, rapportarsi e parlare è la nella stanza. Quando anche la stanza intera è come una donna nella pineta. Quando le persone sono come gli alberi nel soggiorno a profumare l’aria. Il nesso attraversa il tempo. Dicevamo ieri sera: essere di fronte all’altro è misurare la propria distanza dalla nostra nascita. Appunto, chi abbiamo di fronte è distante da noi in modo direttamente proporzionale alla maggiore o minore realizzazione di certezza del seno nell’inaugurazione della vita mentale alla fine del parto. Forte, potente, valido amore. Certa, chiara, suadente narrazione scientifica. Tutto quello che vuoi, che io sappia potere…

3 Comments

  1. Una delle cose più belle che mi sia stata detta e che mi ha fatto tanto pensare è che i beni così come la conoscenza vanno condivisi. Grazie

  2. Ti stavo per scrivere… da altre angolazioni. E ora che sono andata a ricercarmi alcune parole, cioè che l’amore non si merita, trovo esattamente ciò a cui sento di essere pervicacemente attaccata: amore, forte, potente, valido. Con questo misuro distanze. E intanto capisco: l’amore non si merita. E intanto mi chiedo: di fronte all’altrui pervicace affezione a un malessere, a un vuoto, perchè non bastano le scoperte scientifiche, perché un’idea bella e forte di uomo, di donna, di stanza non bastano? Negazione? o incapacità… io non lo so. So che misuro con lo sguardo e con la pelle queste distanze. E nell’aver preso la mia, scopro la certezza che ho dell’altro. Non dovrebbe essere così tanto difficile amare, perchè ha molto a che fare con la praticità di certi tavoli. La poesia che viene concessa all’amore – ai limiti – te la regalano i pensieri che fanno portare i fiori da metterci sopra. L’amore non si merita.

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