Il filo teso tra la mente, il cuore e l’ombelico a volte si contrae e il pensiero assume una postura fetale. Ancora serve una frustrazione grande per riuscire a distenderlo nuovamente ed alzare le braccia al cielo a disperdere fiocchi di cotone ed a toccare i piccoli gomitoli lanciati da chi amiamo ed è lì, nel campo, accanto a noi. Riprendere a cantare insieme perché le nostre voci sappiano dire di campi come donne distese al sole. E per ritrovare il coraggio dell’amore nelle parole di antiche scrittrici provenienti da terre magiche ed ingrate: “non sai che l’aria cambia colore quando ci passi attraverso?”