biochimica dell’iniziativa

Posted By claudiobadii on Dic 26, 2012 | 1 comment


istanbul

“la non scontata e non universale intelligenza dei fenomeni”

se volessi tornare indietro a localizzare nella materia cerebrale gli eventi chimico/fisici da cui la frase deriva

se gli scienziati si ponessero una sola volta per davvero questo compito

smetterebbero il riduzionismo vanaglorioso e la certezza illusionistica

quando affermano di potere un bel giorno scoprire la tessitura della meraviglia per appianare le divergenze

e quando affermano di potere, oltreacciò, sciogliere il futuro per sempre e, sciogliendo il futuro, avere il (loro) piacere nell’esaurimento delle sorprese

 ma tu hai scritto -citando-:

 “io danzerei per te una passacaglia, per te danzerei fino a morire a piedi scalzi sul bordo del fiume con petali infilati fra le dita”

se si vuol trovare la corrispondenza biunivoca tra tali frasi e le loro mappe anatomo/funzionali (la prova scientifica della loro derivazione materiale)

si dovrà scoprire la mappa funzionale e anatomica del fenomeno universale dell’INIZIATIVA tralasciando di perseguirNE passo passo gli sviluppi

sarebbe indispensabile, ma per adesso impensabile, la conoscenza di tutti gli ulteriori dati: dovessimo riparlare di VERO amore bisognerà ricreare le corrispondenze esatte tra timbrica dei sentimenti ed OGNI SINGOLA PAROLA 

posso scrivere di VERO AMORE grazie alla fisiologia dell’ immaginazione: la stessa alla base della creazione di zero e nulla

la CAPACITA DI IMMAGINARE è una fonte di CHIAREZZA: la chiarezza è una QUALITA’ del pensiero sano

immaginando ho la certezza della linea sicura di matita NERA MORBIDA che è immagine del pensiero che esclude la negazione e la confusione

passeranno millenni a disegnare con quell’arma appuntita (la linea…) la topografia dei sentieri che legano sentimento parola immagine anatomia funzione senso….

per adesso noi scienziati non abbiamo che un  sentimento che è che il pensiero subisca la propria stessa potenza: che ci sia una sproporzione alla base del pensiero e del linguaggio e che l’amore sarà sempre inevitabile

tale sproporzione è diversa dall’ingiustizia: si comprende questo che dico se si pensa che: l’amore che immaginiamo non è diseguaglianza di diritti: è diritto al desiderio

 “io danzerei per te fino alla morte alla fine estrema delle tue braccia volanti aeree attorcigliate a te…”

se gli scienziati vogliono chiarire non sapranno ridurre in termini di corrispondenza biunivoca rigida e prevedibile TE a ME

le passioni scientifiche che realizzano le scoperte sono, altresì, irrimediabilmente illegittime: perché vissute fuori dal desiderio e dall’amore

quando si siano svolte non possono essere giustificate da confortevoli ripetizioni, poiché non si sa contraddirle

le scoperte uno le fa e tutti ne subiscono le conseguenze: ad una dichiarazione d’amore piove dovunque e infradicia i vestiti di carta dei clown su tutte le piste di tutti i circhi sparsi per il mondo abitato

una (enormemente complessa) identità anatomo/funzionale regge la corrispondenza della comprensione tra le persone

e tale uguaglianza di schemi biologici e psicologici va per un poco di tempo contro il principio di entropia

l’amore va contro il tempo e GUADAGNA CALORE: segue il verso di avvenimenti che eludono la percezione e paiono coesistenti: essi dunque sembrano come NON SVOLGERSI NEL tempo 

tale specie di avvenimenti -coesistenti come non si svolgessero nel tempo MA FOSSERO ESSI STESSI IL TEMPO CHE ELUDONO- diventano proposizioni verificabili SOLTANTO NELLA FORMA…

allora adesso io ti ricordo dentro la tua frase -accolta come in una piccola superficie d’albero – una superfice di bosco –

su una ampia pagina di progetto – nell’autobiografia precoce di chi deve ancora nascere – e però cambio la forma alla proposizione

“per te danzerei a piedi scalzi

fino a morire 

sul bordo del fiume”

ho cambiato pochissimo ma mi chiedo: “qual’è nel mondo delle relazioni biunivoche il ponte che si poteva aver davvero costruito rispetto alla comprensione dell’iniziativa?”

SE: una frase e il ricordo di essa fanno una sensazione messe in un certo verso che poi tuttavia posso cambiar e invertire senza cambiare il significato (l’affetto) che frase e ricordo esprimevano

ALLORA: c’è arbitrarietà nei fenomeni sorgivi: c’è la fisica nella scelta tra infinite derivazioni e nel disegno di molteplici versanti del discorso: nell’arbitrarietà la letizia odierna: e l’ironia che devo ricordarmi di riservare verso la tanto (troppo) sbandierata facilità con cui si cita l’umanità

molto meno avrà da dire nel tempo LA SCIENZA: solo poche cose: una sola cosa è necessaria: iniziativa di pensiero è essere IO una delle possibili decisioni di TE.

e fino a che tu non sarai tornata -(questa affermazione è il lusso di una legge fisica non un vezzo romantico)- il tempo si ferma

poi appena sarai tornata il tempo si muoverà addensandosi nell’AZIONE corrispondente ad una disposizione funzionale della biologia cerebrale

posso scegliere tra mille proposizione di sensualità il tono da attribuire alla tua bella voce calda e umida come la foresta equatoriale quando, ritornata, MI dirai:

“SI quella era la risposta!”

il tuo sentimento dirà “…la tua risposta è quanto effettivamente ha preceduto le mie parole per NOI: l’affetto di una danza estenuante fino alla idea della consunzione del MIO desiderio…

io per parte mia sarò certo che ciò che tu starai affermando sarà affinché io possa svolgere la mia vita con te agli antipodi dell’amore MA NON SENZA SENTIMENTO

e il tuo amore starà, come sta da sempre, sul meridiano della medesima passione seppure dall’altra parte dell’universo conosciuto

il tuo amore mi consola che posso restare qua dove voglio restare IO e qua dove -con determinazione di ferro- voglio portare TE: alla chiarezza del SENTIMENTO SCIENTIFICO

alla conoscenza del fenomeno psicologico dell’INIZIATIVA che corrisponde ad aver avuto la capacità di scrivere -come detto in precedenza-:

 “io sono la decisione di te.

1 Comment

  1. Ho visto una foto, ma non la trovo più. Ho cercato in cataloghi e siti, ma nulla. Allora forse l’ho sognata. Ma l’ho vista e quella foto diceva così: “Mio amore, lascia ad altri i baci su marciapiedi affollati. Non costringermi in rigidi abbracci da pose museali in mezzo a piazze distratte. Seguimi. La scala è stretta e scarsamente illuminata, ma tu senti il mio odore, vedi la mia gamba muoversi in su oltre la curva insidiosa dei gradini di pietra. Seguimi, tu lo sai, io non tornerò mai indietro, non mi fermerò, non ti aspetterò. Seguimi, forse non mi raggiungerai mai. Ma se sarò così brava a far sì che la mia scarpa col tacco ti dia l’immagine di tutta me che non vedi, se sarò così brava nel muovere le gambe da non farti mai perdere l’iniziativa del desiderio di seguirmi, saprò di essere diventata una femmina abbastanza intelligente”.
    (Robert Doisneau – La Scala)

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