E adesso sapere di aver mosso così tanto vento e pioggia e oscurità per il mondo e che non potrei dire che non volevo. Forse volevo e tu l’hai fatto. Come niente fosse hai preso lo strumento -eri tu stessa lo strumento- e sei andata. Hai posto decisa i tuoi passi poco onnipotenti al suolo come su un altare. Adesso come si fa ad avere abbastanza luce per questo tuo sole. Mentre io devo tradurre le parole. Rimasto a studiare per curare la distanza. Una volta mettemmo in valigia una collana di semi colorati che all’arrivo erano sbocciati per l’umidità. Senza luce perché i semi non ne hanno bisogno. Sull’oceano erano sbocciati i semi. Come sogni nel sonno. Nelle traversate aeree notturne. Avevamo un tesoro in valigia. Eravamo laboratori volanti. Anche se tutti parlavano d’altro. Portavamo la ricchezza senza saperlo. Come nelle favole, nella bisaccia c’era l’amore ingenuo che sbocciava. C’era la trasformazione del regalo magico. C’era il niente che cresce sempre più. Si potrebbe dire che a volte il sogno è l’idea di un figlio. E in questo clima differente -dove rimaniamo- un ragazzino è normale che nasca. Accettato come una cosa in più da pensare ogni momento. Che si tiene a mente come tutti gli amori: senza fatica. Poi all’arrivo mettemmo un capello al collo del nostro elefante rosa. E cominciammo la nostra vita differente. Quella senza le domeniche. Dove tutti i giorni sono sacri. Quando è domenica che mi guardi. Quando sei festa.
[banner align=”aligncenter” background=”2E2E2E” text=”F2F2F2″]
[banner network=”altervista” size=”468X60″ align=”aligncenter” border=”2E2E2E” background=”333333″ text=”F5F5F5″]
9 marzo 2012
Il tesoro in valigia è l’amore che nasce, è l’amore che cresce….all’inizio è come il seme, quasi non ha bisogno di luce. Lo vedi crescere e lo ami come si ama un figlio… Senza fatica.
8 marzo 2012
belleeeeee
8 marzo 2012
…belloooo
8 marzo 2012
Oggi ho chiesto -quale parola è piu’ simile alla parola storia? – e loro -orologio- e qualcuno -tempo- e – quando è iniziato il vostro tempo?- e loro insieme -con la mia nascita- allora veniva bene cosi’ QUANDO SONO NATO/A E’INIZIATO IL MIO TEMPO,LA MIA STORIA..
son certa che ci sono storie belle da raccontare, da ascoltare e temporali che non fanno scorgere neanche l’altro lato della strada,per questo e molto altro bei voli e nascite ricche di umidità
8 marzo 2012
Un amore pronto a sudare
un amore che comincia d’estate
è un amore in salute
è orizzontale
seminudo
si abbina all’allegria di canzoni furbe
mentre qualcun altro
porta il cane
a pisciare
sul lungomare degli astronomi
tutto quel sudore
lo fa scivoloso
ma quando cade
sa ridere di sè
si toglie gli anni
tiene aperte tutte le finestre
informa il mondo
se il sole avesse
solo un po’ di humour
gli riserverebbe l’occhiolino
del nonno al nipote sveglio
un amore che comincia d’estate
non ha paura
del cancro alla pelle
non ha paura
fa comodo anche agli altri
che possono così
chiamarlo stupido
fatuo passeggero virale
di basso profilo
di cattivo gusto
possono tenere gli specchi
dentro le federe marroni
quelli che si fingono
più a favore
lasciano che si sappia
il loro compatire
mentre dicono
una vita ce l’abbiamo tutti
non è che gli abissi cambino
nemmeno l’idea di fortuna
nè del suo contrario
fa solo prima a spogliarsi
toglie un po’ di lavoro a San Lorenzo
prende cura di sè
lasciandosi andare
alla barba che non si fa
al trucco che non si mette
un amore che comincia d’estate
si è perso la primavera
ma non lo si vedrà mai
pensare
all’autunno
imminente
L. Ligabue “un amore pronto a sudare”
8 marzo 2012
Nel primo viaggio fatto dopo averti incontrato questo e’ successo letteralmente, le collane di semi di loto messe in valigia al ritorno erano sbocciate…..sorrisi inconsapevole di questa cosa inspettata, oggi leggo il blog e abbassando gli occhi un’altro sorriso spunta sul mio viso e penso…eh!,..gia’…
7 marzo 2012
“Tra le altre cose, si ama sempre alla stessa maniera”…ci se ne accorge quando non te lo ricordavi più e ti scopri ad amare di nuovo…con l’augurio di tante aguas de marco!
7 marzo 2012
Poi andando, magari si incontra un girasole per strada e un riccio che l’attraversa, allora si capisce che valeva davvero tanto andare!