”So che la soluzione non è la rabbia di colpire
…
ma cercare l’immagine che possa esserci stata comunque la salute prima dell’amore”.
Che non sia il tempo lo si capisce. Ci sono state troppe parole rimaste accerchiate dal silenzio e allo stesso tempo mancava il contenimento. Contenimento del sé-greto: solo dopo sta la pelle degli abbracci che stabilisca linea e confine di continenti.
Ricordo ‘la voglia di pregare in quei momenti. Pregare. Si fa pieno e carico qualcosa che cola da una fronte. Il nero e il profumo’.
Mi veniva da pregare.
Una cosa di cui ringraziare: “Non è tempo”.
La vasca-onda. Essercisi ritrovati soli lì dentro. E pregare ora di scongiurare ascetismo e tristezza.
Ci vuole di imparare la capacità di scrivere senza la necessità di un pretesto, come se il pensiero non potesse mai fermarsi, nemmeno di fronte alla solitudine del bianco di un foglio.
Ci vuole di legittimarsi da soli, e non perché si è bravi a ‘far senza’… ma perché la pelle deve trovarsi disposta a percepire confine e vicinanza. Le braccia aperte come una finestra: accoglienza a far entrare e generosità a lasciar andare. E soprattutto riposarsi.
Innamorarsi (ancora), farci rendere inutili le parole e regalarci il riposo della dolcezza di una vasca con linea d’onda immaginata. E’ lì la matrice di un pensiero, nella ‘salute prima’ dell’altro (?)
alessia
22 marzo 2015
Le matite dell’Allegria ,quelle stesse usate per fare capolavori dopo la strage di Parigi ,perche’ non e’ facile essere allegri ma lo e’ molto di piu’ dopo tanta sofferenza.le linee si ammorbidiscono ;il giallo e’ allegria ,il verde e’ allegria ,l’azzurro e’ allegria .e’ possibile.Rosso e’ stato ieri quando ho tirato fuori la testa dall’acqua
alessia
21 marzo 2015
“con te in me,senza te con me.si erge il grattacielo /organo che pulsa ..e quel silenzio la nostra possibilita’ sociale.una macchina appassionata che pompa sangue nelle arterie della citta’
25 marzo 2015
In campo aperto
Cuori pensanti
22 marzo 2015
”So che la soluzione non è la rabbia di colpire
…
ma cercare l’immagine che possa esserci stata comunque la salute prima dell’amore”.
Che non sia il tempo lo si capisce. Ci sono state troppe parole rimaste accerchiate dal silenzio e allo stesso tempo mancava il contenimento. Contenimento del sé-greto: solo dopo sta la pelle degli abbracci che stabilisca linea e confine di continenti.
Ricordo ‘la voglia di pregare in quei momenti. Pregare. Si fa pieno e carico qualcosa che cola da una fronte. Il nero e il profumo’.
Mi veniva da pregare.
Una cosa di cui ringraziare: “Non è tempo”.
La vasca-onda. Essercisi ritrovati soli lì dentro. E pregare ora di scongiurare ascetismo e tristezza.
Ci vuole di imparare la capacità di scrivere senza la necessità di un pretesto, come se il pensiero non potesse mai fermarsi, nemmeno di fronte alla solitudine del bianco di un foglio.
Ci vuole di legittimarsi da soli, e non perché si è bravi a ‘far senza’… ma perché la pelle deve trovarsi disposta a percepire confine e vicinanza. Le braccia aperte come una finestra: accoglienza a far entrare e generosità a lasciar andare. E soprattutto riposarsi.
Innamorarsi (ancora), farci rendere inutili le parole e regalarci il riposo della dolcezza di una vasca con linea d’onda immaginata. E’ lì la matrice di un pensiero, nella ‘salute prima’ dell’altro (?)
22 marzo 2015
Le matite dell’Allegria ,quelle stesse usate per fare capolavori dopo la strage di Parigi ,perche’ non e’ facile essere allegri ma lo e’ molto di piu’ dopo tanta sofferenza.le linee si ammorbidiscono ;il giallo e’ allegria ,il verde e’ allegria ,l’azzurro e’ allegria .e’ possibile.Rosso e’ stato ieri quando ho tirato fuori la testa dall’acqua
21 marzo 2015
“con te in me,senza te con me.si erge il grattacielo /organo che pulsa ..e quel silenzio la nostra possibilita’ sociale.una macchina appassionata che pompa sangue nelle arterie della citta’