hotel Borg

Posted By claudiobadii on Feb 16, 2011 | 0 comments


hotel Borg

pagina 109: umiltà e segreto. Queste due parole accostate sono una umanità. 🙂

Accostare parole: che una specifichi l’altra nei sensi necessari a svelare il legame: il legame e’ l’idea che ci ha decisi. Sei dunque tu l’idea che tiene i fili del discorso, tesse le trame del pensiero, guida le dita nella traccia del segno – ostinatamente.

Qui molti usano riferirsi al sesso e al corpo: non mi e’ chiaro un segno di demarcazione. Sovrappongo le tue linee come una mappa. Nessuna narrazione consola questi luoghi dove regnano candore e trasparenze di cui si puo’ affermare sia composta la fisica dell’immagine. Hanno il vizio della prospettiva e sciupano sempre tutto per l’assenza di distrazioni. Non amano salvarsi seguendo il disegno dei vortici.

Confido che tu abbia acceso la legna così mi riposero’ sul materasso di scintille e dormiremo affamati. Odi cucinare: ‘ ….è dote di streghe…’ dici. A dir poco siamo felici al vento al fuoco e al digiunare come nei racconti di veglia. Ci scambiamo aroma di aringhe e frutta secca. Dichiarazione d’amore: ” Non scambierò queste parole su noi con nessun’altra storia…”

Quando sparisci organizzo simposii, grugnisco editti e trattati, spedisco araldi ai quattro venti. Perlustro mari con la falcata d’ali dei gabbiani. Ora che ti ho inventata mi perdo nell’oro dei riccioli della lana di capra, per non smarrirmi più nei tuoi pensieri. Il pensiero di te ruota sui cardini dei polsi eleganti del saltimbanco, che attrae alla porta di casa tua, all’ultima vocale del tuo nome di donna.

Stamani che si è alzata la diga di pioggia scrosciante -e somiglia a te quando ridi- posso vedere ben definita l’invidia.

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