il mare e i fiori

Posted By claudiobadii on Apr 8, 2011 | 1 comment


il mare e i fiori

la scrittura la meraviglia la distanza l’assenza gli splendori dei centri barocchi la successione incalzante i pensieri fastosi le pratiche di inaugurazione il varo bruciante la nave a vela la scuola primaria assordante di bimbi il tempo delle scelte i fiori in mare essere bravi la tempestività in amore i banchetti della frutta le piazze dei metafisici la cessazione dei procedimenti di istituzione della colpa la risoluzione dei contratti di sfruttamento da parte del padrone i cortili dietro alle case popolari l’aria precipitosa dalla gola fino alle labbra le questioni di vita e di morte gli accordi sperati l’infelicità per quello che è la prevalenza su tutto delle parole il tempo con il volto incomparabile di donna il testo della commedia essere tutto un pretendere le pareti il palcoscenico il sapere certe cose da sempre la vita in una parola ieri notte il dire qualcosa ogni momento guardare te letteralmente sempre i volti le cose dense nelle mani la certezza improvvisa il linguaggio i custodi la breve durata quello che manca tutt’ora gli esseri umani che comprarono fiori mentre altri dormono quelli che avevano comprato i fiori che tornano a sedersi sul bordo del letto degli altri che sono rimasti in qualche modo a dormire  forse in qualche modo a morire  per una ragione che non si saprà mai forse un sonno magico o un’indifferenza un odio una perdita del rapporto con il tempo della vita i primi che continuano a tornare facendo il mondo sempre più luminoso senza sapere perché neanche loro ma sempre con una bellezza tra le mani sempre con le proposizioni allegre sempre primi al banco delle scommesse della vita quotidiana con i fiori quelli come certezze viventi e tutta la annosa questione delle tazze di caffè caldo e tutto il processo di ricerca sulle  gradazioni della penombra e del nero della penombra e insomma quelli che sono tutto un confidare nel colore dei petali dei tulipani e gli altri che restano silenziosi a fare il mondo sempre meno comprensibile e dunque capacitarsi per quanto non si sarebbe davvero pensato che è tutta una sfida tra i tulipani e il sonno quando il sonno assume le qualità della morte anche se i fiori oggi viene da gettarli tutti in mare perché in mare oggi ci sono persone che di certo non tornano e anche se tornano sarà impossibile fare qualcosa più che contarne i volti restare con i fiori tra le mani di fronte a quelli che continuano a dormire in una tomba di silenzio non sapere cosa fare per sovrastare quel silenzio sul mare avere la comprensione che si realizza perché la materia viene colpita dallo stimolo di un ricordo uguale a questo presente indicibile.

La sanità della mente realizza la continuità del rapporto con il presente evitando l’anaffettività di fronte al disumano con la creazione di pensieri che sono inevitabilmente figure piene di dolore: ‘.. il mare e i fiori…’

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