i lieti calici

Posted By claudiobadii on Dic 24, 2011 | 3 comments


i lieti calici

il pensiero al risveglio, il ricordo irritante e implacabile di un sogno d’amore, dice:  “l’identità è la storia della felicità e l’ io un mare blu scuro traversato dalle petroliere”.

io per conto mio, ormai del tutto sveglio, aggiungo: “l’io l’identità il pensiero il mare e l’amore hanno nei loro tratti costitutivi la natura fatale del tempo”.

solo l’amore fa le dicotomie a partire da una felicità. le cose umane sono blocchi solidi di esperienze. ma una strada di grande comunicazione quasi sempre divide il paese in fazioni nemiche.

la perdita della coscienza della capacità di dormire, e la coscienza di ricordi implacabili delle cose sognate al risveglio, sono l’oggetto della indagine scientifica svolta con metodo per trenta anni.

l’idea del sonno è di una nave che si sposta su un onda musicale e inizia e si conclude con la risata di un neonato. vuol dire l’immagine del gelato che d’estate si rovescia ridendo sulla camicia immacolata. era dieci anni fa.

il sonno in questo anno si è sfarinato sotto l’azione psichica della scrittura e adesso mi nevica sulla testa facendo uno strano natale sul mare. questa neve ripara le dicotomie di cui sopra. vuole dire la cura dell’angoscia con atti ripetuti di restituzione.

questo sonno di neve immagino sia il sonno di pochi minuti alla volta delle transoceaniche in solitaria. quello di chi alterna i sogni e le previsioni del tempo atmosferico all’orizzonte per la propria sopravvivenza fisica senza la follia.

mi domando se l’azione psichica della scrittura abbia evitato la pedanteria della scuola di pensiero. perché la natura soggettiva delle scoperte scientifiche pretende una estetica della disciplina. dove la bellezza corrisponde alla giustizia della spartizione dei colori all’orizzonte.

la possibilità del sonno è ricordare capacità per lo stimolo dell’assenza di luce. il buio genera la passione fugace della coscienza di cadere. i brevissimi periodi di sonno di quei pazzi sulle barche filanti sono fisiologia differente. come una scoperta.

fila veloce la discussione della tesi su la nascita del pensiero per stimolazione della luce sulla materia. qualcuno prepara la stanza per l’arrivo. una formalità felice afferma che “i vincitori si immaginano per sè la consolazione al posto della morte”.

è una navigazione costante perché questo tipo di mare è in realtà il modo dell’infinito. è perché nella tua mano sul lenzuolo giallo mi parve di vedere il coraggio di un tuo convincimento. che l’universo potesse essere una immensa risorsa di lacrime.

senza volere ricamavi il cuscino per la notte di natale. a certe piccole cose – che mi parve fossero evidenti solo a me – sono sempre rimasto fedele. ed è la certezza di quelle immagini che permette questi sogni brevi che fanno la mia vita diversa. letteralmente.

3 Comments

  1. http://www.youtube.com/watch?v=a406QzsHVmA
    così mi piace risponderti abbracciandoti a lungo con una canzone del tutto differente dalla bella ricercata musica che sempre regali
    ma è per tenere legato l’affetto di tanti anni alle parole per te. sai io sono di quelli che non ho perduto mai la certezza del cambiamento e questa cosa che si farà l’amore ognuno come gli va e che i troppo furbi e i cretini di ogni età forse spariranno…. mmmmh mi piace. statti bene con le persone che ami.

  2. Ciao Claudio, l’immagine del sonno come una nave che si sposta su un onda musicale e inizia e finisce con la risata di un neonato è poesia pura…oltre che ricerca e conoscenza, colgo l’occasione per fare un augurio per un anno con più giustizia e meno violenza, un caro saluto!!!
    http://www.youtube.com/watch?v=gk8IOLyMf1A

  3. Disarmanti sorrisi di bambini invadono l’iride dei nostri occhi come lampi improvvisi dei fuochi della festa. Botti e battiti incessanti: lo stupore ci disorienta per quell’attimo sufficiente a perdere ogni riferimento e lo spazio ed il tempo si alterano in evoluzioni impossibili…
    Impossibile è adesso questo amore che amo, impossibile lo spazio che ci separa, impossibile il tempo ignoto che ci lega in questo rapporto che ogni volta dovrà nascere e nascere ancora per rinnovarsi della speranza che sarà noi.
    Gli occhi azzurri di una bambina splendono di meravigliosi saperi che mi pare non aver mai conosciuto … gli occhi azzurri di una bambina mi dicono che amando l’impossibile, l’impossibile ti amerà ….per sempre ….

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