il filtro evanescente e le biomasse

Posted By claudiobadii on Ott 7, 2011 | 5 comments


il filtro evenescente e le biomasse

Il filtro evanescente della piccola fotocamera determina riproduzioni illusorie. L`alterazione della realta` esterna fa la figura dell´immagine mentale. Ho la foto di qualcosa che non raffigura alcuna realta`corrispondente nel mondo esterno. La mente agisce sulle cose e crea quello che non c`e`.

La ricerca e` la scoperta dei mezzi indispensabili di azione e movimento nel mondo cosi`si genera continuamente. All´opposizione verso l`idea di un io che media tra l´es e il mondo esterno, il pensiero attuale e´ un canto rivoluzionario che corre sull´asfalto d´argento, tra campi di mais e pale eoliche. La creazione continua dell´io costruisce questa terra in espansione.

Nel rapporto con le rigogliose spighe le mani affondano tra i semi – da sfarinare per il pane – nella percrezione delle figure di due ragazzi che si confondono con il colore del baldacchino arancio chiaro e violetto del campo infinito di granturco. Le poche parole e le esclamazioni ammiccanti, e ogni accoglienza riuscita sono fasi di un parto in questa nazione che si e` trasformata in una sala di ostetricia.

Il mondo umano ha mani potenti nelle smorfie fonetiche, negli sforzi incomprensibili quasi sempre che ci rivolgiamo a vicenda con questi indigeni alti e chiarissimi. Si nasce dunque tra spigoli di panno e grugniti di comprensive simpatie, e abbiamo facce perplesse nuove: la bellezza dei volti non ha parametri d´arte nota.

La natura umana dei rapporti tra gli elementi della figura non ha i gradienti della ricchezza e del potere. In questo paese, tutto gia` orientato alle energie alternative, noi, provenienti da un sotto-proletariato dello sviluppo non sostenibile, siamo biomasse sode in costante discussione. Qui la bellezza e` calore, la passione sta nel fuoco muto al fondo della caldaia.

E tuttavia io posseggo la fortuna della natura mia e negli occhi la stanchezza brucia via quando lo sguardo, che seguiva i profili della antica casa del poeta, cade giu` al richiamo di un nome: l´io fa il saltimbanco e il pagliaccio che cade ma mai piu` in ginocchio. Cade poi non muore piu`.

La nascita ha possibilita` di portare gli inermi fino alla stazione eretta. I muti al linguaggio articolato. La ricerca curando ricrea il pensiero: e` generazione continua di senso sotto forma di durate di affetti senza alcun vantaggio. Il ragazzino sbuca fuori dall`arancuio e il violetto delle nuvole dei giganti.

Gli amici che ci hanno spogliati e messi a dormire portano cornetti e caffe`: sono i corni del dilemma solito, amare o non amare? Ricomporre il candore del lenzuolo sui genitali o sorridere lasciando cadere gli ultimi pudori dal corpo bianco dell`ignoranza per la gratitudine che siamo `uguali` ?

La speranza e` la certezza della rivoluzione in un mondo dove il gotico delle cattedrali risplende addosso a donne che sono campanili bruni di bellezza. Penso alla follia del desiderio nella mente dell´uomo che esercita l`arte medica: invece di fuggire cerchero` dunque la mia identita` nella passione dello sguardo.

Posato sulla figura femminile gia` sparita mi costringe all`idea dell`ombra sul muro. Ma non sara` solo interesse erudito per la storia: è anche una profonda tristezza per la bellezza scomparsa appena adesso. E` noto a chi si occupi dei modi della  vita umana la nascita ha possibilita`:

di portare il pensiero all`azione sociale. La ricerca ha da tempo trovato che l`immagine e` lavoro di generare continuamente senso sotto forma di tempi variabili e durate differenti. La riflessione sulla vita intera e` la mano che adesso stringe il lembo di uno straccio di storia.

Cure e scoperte scientifiche scivolano via di fronte alla potenza di aver creato una lontananza con lo strapotere dei denari per il cibo e la benzina indispensabili al viaggio. La scieza politica si e` innestata nella cattedrale svettante dell`amore: dato per scontato da quasi tutti. Ma c`erano guglie salvate oltre il letto imperiale delle nuvole.

Ho teso quassu` il cavo di acciaio, ho fondato il regno del ghiaccio nel cielo che guarda il nord  Con i piedi forti di acciaio sulle corde della traversata. Tengo la nudita` sulla porta come un insulto in `volgare` che dura un momento soltanto e sparisce: come la follia del piacere. Nella mente la percezione cosciente.

Di un corpo bellissimo di donna che ha consentito la distrazione dalla ricerca sulla genesi ignota del desiderio per l`immagine interna. E allora forse la sanita` torna solo nella frase che non e` proprio pensiero verbale cosciente. Perche` e` suono che nell`amore dell`orgasmo perde il suo preciso significato.

Le parole possono essere un canto rivoluzionario nel campo di granturco al centro di una cultura morente.

“HASTA SIEMPRE !”

[banner size=”468X60″]

[banner size=”468X60″ type=”images”]

5 Comments

  1. Fagioli teorizza ponendo minima attenzione all’udito, che considera un complemento dell’occhio. Dice: si può solo ipotizzare una stimolazione dell’udito in ambiente intrauterino. dice anche: l’incompleta situazione vitale del feto potrebbe essere matrice all’istinto di morte. vivo con gente che ha evitato accuratamente di confrontarsi in modo autonomo intorno ad una teoria. io invece in un punto inesplorato mi ci butto a capofitto e per iniziare rovescio i sensi: il nervo scoperto della pulsione, che letteralmente è l’occhio, diventa il timpano, che in un certo grado si contrappone al primo nella funzionalità immaginativa. è sbagliato? è ingenuo? non importa. non cerco interlocutori, ma non mi piace che appena metto le mani sulla teoria salta fuori il ganzo che la sa lunga (e non dice niente).

    jack Mangione

  2. La ricerca è il continuo rinnovarsi. Solo così potremo raggiungere l'”Armonia Perfetta” e non la verità. La verità non può essere presa nella nostra rete di un insieme finito di regole. La ragione può conoscere con certezza solo ciò che riesce a dominare. Ma la ragione non domina i nostri pensieri e le immagini che i nostri sogni ci proiettano.
    La materia? La materia in sè non esiste ma si forma solo mediante una forza, perchè è il risultato di un legame che la tiene insieme.
    Nessuna descrizione non poetica della realtà potrà mai essere completa.

  3. <>

    Mi sto divertendo in questo periodo a ritoccare foto ( mi piacerebbe fare del Matte Painting…) e mi sto chiedendo se quello che mi spinge a ciò è l’esigenza di dare forma a un pensiero o è più la ricerca di un pensiero

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.