il silenzio della parola

Posted By claudiobadii on Apr 6, 2011 | 1 comment


il silenzio della parola

Esatte scenografie delle intimità ostinate del pensiero. Programmi di mondi perfetti e differenti. Il risparmio delle parole. Le moltiplicazioni dei volumi muti del mondo di dentro perfetto senza spreco. La fontana di sabbia. La ridefinizione delle identità nella prova vocale della recitazione. Noi. Il senso della preferenza d’amore nella dialettica delle marionette oltre la balaustra. La guancia accostata alla spalla. Il riposo sulla pietra azzurra affacciata sui vulcani. Il pensiero verbale muto che splende. Il crollo sfolgorante di una civiltà intera. Il travagliato operare chirurgico per ricostruire l’esattezza del margine. La pulizia. I calcoli attenti dei metabolismi dell’anima affascinata. I piatti di luna. Le dieta ipercaloriche per l’amore. Il colore indicibile degli astri durante la luna di miele. Tu ed io a camminare sicuri  in mezzo ai campi  coperti dalle ombre degli anni avversi. Certi giorni. Il mutismo del pudore.

‘ ….sei quella che ha scelto di tacere…’

La tua ostinazione programmatica a tacere. La tua ostinazione programmatica a tacere che fa il niente delle parole. Io che al cospetto della tua ostinazione programmatica a tacere divento diverso. Tu che di fronte a me che divento diverso alzi gli occhi al cielo. Tu che alzi gli occhi al cielo e fai cambiare il cielo ai miei occhi. Tu che pronunci il mio nome ed io che cambio se pronunci il mio nome. Tu che guardi il mondo in silenzio con un sorriso misterioso e pieno di commozione. Il mondo intero che cambia sotto il tuo sguardo di tenerezza. Il mondo bambino. Il tuo sguardo silenzioso sul mondo. La tua ostinazione programmatica a tacere che ogni volta fa il niente delle parole. Quel numeroso niente che fa la tua comprensione femminile del mondo. Il mondo coperto dal tuo silenzio. Il silenzio che è progettare mondi.

‘….sono la fontana di sabbia al centro delle città…’

La fontana di sabbia al centro delle città costruita con tenerezza e compassione quando volti gli occhi al cielo di fronte a me che cambio troppo lentamente e preghi dio di darti la capacità di aspettare fino a quando saprò raggiungerti nelle piazze piene di sole. Una costruzione che tiene la mia idea di te al riparo. La Città del Riparo ha acqua che gorgoglia e canta nella piazza al centro della mappa del progetto di noi. La costruzione perfetta del Grande Riparo. L’urbanizzazione della tenerezza che ti prende nel guardarmi mentre cambio al cospetto del tuo silenzio. La Città del Silenzio e le città infinite del mio silenzio. Le mie reazioni alla tua perseverante tenerezza e la proliferazione del tuo silenzio ostinato. La moltiplicazione dei miei progetti di città perfette, di hangar necessari ad ospitare intere flotte di aerei di pace. L’esatta pressione che piega i pennoni d’acciaio e crea le convessità della volta alle cupole dei Magazzini degli Imperatori. Io tutto un progetto di me nei tuoi confronti riparo motori scassati nelle piazzole di sosta.

‘…confidiamo che l’identità possa essere il silenzio delle parole mai pronunciate a proposito delle nostre reciproche intenzioni d’amore…’

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