l’appuntamento sul confine

Posted By claudiobadii on Mag 18, 2013 | 1 comment


Bird

“L’Appuntamento Sul Confine”
©claudiobadii
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OPERAPRIMA

Come il nero smentisce l’ideale conformista del colore, l’inconscio che sancisce le figure -come non fosse vero che esse sono solo soggettività ineliminabile- diventa, proprio laddove si finge mitologia e patrimonio di rappresentazioni universali, un luogo comune. Il pensiero scientifico cosciente del medico, che affronta la malattia mentale, dovrà cambiare atteggiamento. La malattia è sempre biologica. Più o meno direttamente. Il pensiero scientifico cosciente del medico non riesce a adeguarsi all’ideale conformista di malattia dell’anima, e la proposizione ‘malattia dell’anima’ perde le ali della proposizione scientifica, restando tra le pagine dei libri di storia della medicina. Non possiamo più estendere la fisica della malattia alla natura spirituale. L’anima è incorruttibile poiché approfitta del proprio ‘non essere’ – di fatto non essendo derivata dalla realtà materiale. La malattia -in relazione a quanto si tenta di chiarire su ‘essere’ e ‘non essere’ dal punto di vista della rilevanza del proprio riferimento originario- riguarda ciò che è realtà dell’esistenza biologica. E, in relazione alla malattia del pensiero, riguarda la fisiologia che sottende l’attività biologica alla base della attività mentale: che è una.

Una volta sola siamo rimasti insieme. Dici che è poco. Ma una sola volta è il nero smagliante. L’albero luccicante di luminose scarpe. L’arborescenza delle cellule cerebrali legate una all’altra. La foresta del pensiero che è il ricamo di uno scialle e le pagine di letteratura araba. La mente è iconoclasta, perché l’essere è fondato sulla funzione della vita psichica nota come ‘soggetto’. Questa ‘cosa’ denominata vita psichica si dice, da molte parti oramai, che possa essere definita ‘immagine’ e che essa derivi dalla attivazione luminosa della biologia cerebrale (per via della luce che colpisce la retina al momento del parto). Il pensiero alla nascita corrisponde dunque ad una fulminea inondazione elettrica neuronale (che può anche essere poeticamente definita uno moto divino sul mondo delle cose). L’immagine primaria è certamente un ricamo di architetture urbane ed è caratterizzata da una improvvisa presa di distanza dall’inerzia. Lo studio della vita mentale è effettuato dalla coscienza interessata del pensiero, che si rivolge alla materia da cui esso deriva.

Il pensiero che indaga sul pensiero non è scienza medica. Esso è, certamente, stupore: stupore delle figure come si ottengono durante la creazione umana, e stupore nelle insenature dei salti che interrompono la continuità altrimenti armoniosa della natura inanimata. Il pensiero che indaga sul pensiero non ha colto l’essenziale della ricerca medica : studiare le ore fenomenali dell’appuntamento sul confine del giorno con la notte. 

1 Comment

  1. “E’ una situazione alquanto imbarazzante dover ammettere che non riusciamo a trovare il 90% della materia dell’Universo” Bruce H. Margon, astronomo all’Università di Washington.
    La massa delle galassie è almeno 10 volte più grande di quella luminosa/barionica (stelle e gas). La sua presenza può essere dedotta dagli effetti gravitazionali, la velocità delle stelle e dei gas nelle galassie è così grande che la gravità generata dalla loro sola attrazione non sarebbe sufficiente a trattenerle tanto che queste si smembrerebbero facilmente. Pertanto deve esistere una gravità addizionale generata da materia che però non si vede. Nello stesso modo, se consideriamo solo la gravità generata dalla materia barionica, le galassie in un ammasso si allontanerebbero velocemente le une dalle altre in mancanza di una gravità supplementare dovuta sempre a materia. Ne consegue che negli ammassi deve essere presente più materia oscura di quanta ne possiamo vedere. La nostra galassia fa parte del Gruppo Locale insieme ad Andromeda e ad una trentina di galassie nane. Queste si muovono ad una velocità di 600km/s verso un punto del cielo detto Grande Attrattore: se vengono puntati telescopi in questa direzione non notiamo nulla. È plausibile pensare che potrebbe esserci un enorme aggregato di materia oscura che ci attira in quella direzione. Pertanto siamo di fronte alla possibilità di una presenza enorme di materia oscura nell’universo, con il reale sospetto che la materia oscura non sia assolutamente formata da materia barionica (protoni e neutroni) ma da qualche forma di materia non ordinaria e comunque certamente non barionica.
    Tutto questo è molto preciso e chiaro, interessante è il Grande Attrattore, esiste realmente oppure è solo un sogno, un ideale verso il quale stiamo andando, poi se siamo in fase espansiva quanti attrattori ci sono, noi abbiamo il nostro e gli altri. In realtà credo che l’universo sia talmente grande che una nave alla velocità della luce ci metterebbe secoli, un po’ come l’uomo primitivo verso le dimensioni della terra….in questo siamo le uniche forme di vita? Non credo, sicuramente non soli allo stupore.

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