3 Comments

1. alessia

   30 novembre 2014

   Insegnami a comprendere il tempo .quello che serve a godere delle cose belle .quel tempo che non so considerare che avverto minaccioso .talvolta.insegnami a non avere fretta,tempo,a non avere nostalgia di te quando mi perdo fuggendoti.tu ritorni ogni giorno,dilatandoti in immensi spazi che vorrei riempire .oppure ti comprimi cosi’ tanto da lasciarmi senza fiato.
   dammi tempo..tempo

2. Carla

   29 novembre 2014

   Violenti, rancorosi… ma davvero ne sappiamo qualcosa di quei poveracci? Lo sappiamo davvero di quell’invisibile da cui nascono le frecce d’amore? Sono belle le cose, i contorni del rosso… splendido, Simone. Poesie dei ritorni, cercando l’invisibile e l’appartenenza. Stupendo il suono Simone, anche se di quelle frecce appuntite non se ne sa niente. Non se ne sa niente, neppure la cosa più importante, quella che ti salva la vita: ‘il tuo cuore è la mia casa’. Da ovunque queste frecce originino e ovunque arrivino. Questa è appartenenza

3. simone

   28 novembre 2014

   Lasceremo i Violenti ed i Rancorosi su Invidia. Poi ci traghetteremo via per Legittima Difesa spinti dalla forza dell’Appartenenza e loro rimarranno lì. Soli. Solo l’eco della loro rabbia, a volte, potrà infastidirci. Afa e zanzare cacciate dal forte Maestrale. Io non mi muovo da qui. Anche qui è Casa Mia.http://youtu.be/6sNy6unhhAg