nulla: no thing

Posted By claudiobadii on Ago 12, 2014 | 4 comments


imageDi per se un pensiero non è conoscenza. Il nulla dal quale si creano le cose della natura esiste? Nulla è una parola di smalto lucido che ha la realtà della natura fisica del pensiero. ‘Nulla’ come generazione psicologica di linguaggio verbale è una realtà di pensiero. Ma non è conoscenza nel senso comune di designare una realtà ad essa corrispondente esterna alla sede encefalica. Addirittura: se volessimo imporre tale corrispondenza dovremmo tentare la distruzione fuori di noi senza mai ottenere il nulla di cui si ipotizza.

Essenza della pazzia: la mente perde gli affetti e compie azioni intenzionate a fare il nulla riuscendo, durante il delirio, a portare la distruzione nell’esistente e, in forma di fantasticheria asintomatica, a negare la natura fisica della realtà. Nella pazzia del delirio e dell’allucinazione il movimento e la meccanica delle azioni della neurologia cerebrale vanno oltre i confini di scarsità e rarefazione. Un super-io dittatoriale impone di realizzare la pulizia e la neutralizzazione assolute. La mente può ‘pensare’ la natura spirituale della mente. Il pensiero, da conoscenza, diventa credenza.

È il trionfo della pulsione che non ha figura. Però poi la vitalità che non ha immagine imprigiona la pulsione nei tratti della scrittura rendendola innocua. Il linguaggio che -nominandola- smaschera la ‘pulsione’ è la forma evoluta dell’antico pensiero del ‘nulla’.

4 Comments

  1. Nulla o poco più di nulla è un filo di ferro, diventa TUTTO se abili mani gli danno vita. La notte vista dalla sommità di una collina di Langa può essere sono buio e silenzio, diventa luce se sai veder lo splendore delle stelle , diventa suono se sai ascoltare il suono del silenzio cantato dai grilli. La notte non è più NULLA ma diventa TUTTO.
    Tra il NULLA e il TUTTO vi è un sottile confine, quel confine siamo noi a deciderlo. A volte bisogna proprio essere un po’ come Don Chisciotte che sfidava mulini a vento in compagnia di ronzinante, perchè solo non avendo paura di trovare il NULLA, si può trovare il TUTTO.

  2. Al nulla manca la notte..tonight e’ la parola pensata dopo nothing per un discorso di assonanze credo.Ebbene stanotte il neon al nulla ha illuminato Firenze e il tramonto su ponte vecchio..la bellezza antica della citta’senza libera scelta,attraversata da chiunque,compressa come i gusti del gelato nelle vetrine..serre che esplodono di fiori..cantava qualcuno “sara’ la musica che gira ..intorno quella che non ha futuro”.Don Chisciotte sfidava mulini a vento in compagnia di ronzinante -laggiu’ stanotte sfidavano un alto Faro a bordo delle loro piccole canoe smaltate..questo e’ il prodotto
    di Nulla per stanotte

  3. Poi esploro la nuova veste grafica del blog. E’ una striscia di pelle nuda di donna che passando, profuma e scompone le lettere delle parole. Ho trovato poi, chi meglio di me, ha saputo dar forma ai fili di ferro. Me ne compiaccio e sorrido.

    http://www.antoniobarbieri.eu/it/

  4. “To do”, mi permetto di aggiungere associando l’idea di un’azione o forse meglio di una reazione.
    Forse così scatta anche la salvezza: l’agire (bene) come intervento chirurgico che risolve. Che danno biologico grave e che enorme tristezza quando la mente perde la capacità dell’affetto. Ecco, penso al nulla proprio come alla mancanza di affetto e vedo la follia come una violenza barbara che talvolta è irrefrenabile.

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